Paluzza: palio das cjarogiules 2008

palioOrmai è una tradizione cui a Paluzza e in Carnia nessuno sfugge, fratelli Di Centa compresi (compatibilmente con i loro impegni). Sabato 9 e domenica 10 agosto a Paluzza si rivivrà un palio che riporta alle fatiche di un tempo del vivere in montagna, dove le varie contrade del paese si sfidano nel “palio das cjarogiules”, organizzato dall’associazione culturale “Giovins di Chenti” del posto. Due giorni ricchi di appuntamenti all’insegna della tradizione dove non mancheranno anche le tante specialità tipiche della Carnia.

Una manifestazione che vuole essere la massima espressione della gente carnica nel raccontare e rivivere le proprie origini, attraverso il simbolo della “cjarogiule”, un assale con ruote e timone e della “louze”, la slitta in legno con cui un tempo si trasportava ogni bene di famiglia. Due i giorni di festa : il sabato sera e la domenica a pranzo e cena, nei borghi, nelle contrade, si assapora la profumata e genuina bontà della gastronomia carnica di antiche origini, in caratteristici angoli di degustazione con musica, costumi ottocenteschi e rappresentazioni dense dell’allegria e della goliardia che sempre precedono il palio, quando nell’animo dei contendenti vivono il pensiero e il desiderio di vittoria per la propria contrada. Il clou della manifestazione si avrà la domenica, con i vari palii, ad iniziare da quello dai “stroz” che si rifà ad un vecchio metodo per trainare la legna dal bosco verso il paese utilizzando appunto gli “stroz”, i cunei in ferro che vengono inseriti sulla testata del tronco di legno con un martello per poterli trainare a valle. Seguirò la gara del “seon” (segaccio), dove i contendenti dovranno segare un grosso tronco nel minor tempo possibile, quindi si passa al palio da “Cjame”, che stabilisce l’ordine di partenza del palio più importante: quello delle “cjarogiule”, dove a coppie si trascineranno fieno e legna lungo un percorso prestabilito attraverso le borgate paesane.<br />
Non mancherà la tipica cucina montana, dispensata nelle varie contrade, dove si potranno gustare ricotte nostrane fresche e affumicate, formaggi salati e di malga da gustarsi accompagnati dalla polenta o dalle patate lesse con un calice di vino rosso. Polente e frico di cartufules, Cjapûs cu las frices, Petes, Cjarsons, Macarons cui brundui, Craut, muset e polente, Sgnapes, Tocj in braide, Cerces di une volte, Fritules cu las jerbes, Sûf cu la luanie. La festa aprirà i chioschi alle 19 di sabato, con giochi e musica: dalle 22 da piazza Centa partirà il corteo con i figuranti in costume d’epoca per la rievocazione della visita, avvenuta nel 1880, dell’imperatore d’Austria Franscesco Giuseppe, rievocazione accompagnata dai suoni degli Alpenjagerhorn. La serata si concluderà con uno spettacolo pirotecnico i fuochi. Domenica saranno attive visite guidate all’orto botanico e alla torre Moscarda, musica e manifestazioni varie con voli di deltaplani e parapendii del gruppo volo Nido delle streghe, sino al via al palio das cjarogiules che avrà inizio alle 18.

Una risposta a “Paluzza: palio das cjarogiules 2008”

  1. ciao aldo, mi chiamo arnaldo pesamosca sono appassionato della musica popolare italiana, abito a Ciampino (rm) e lavoro a roma centro. i miei genitori sono di verzegnis e terzo di tolmezzo, giro molto l’italia, ascolto musica di vari posti (torno ora dal salento pizzica e taranta). volevo dirti che la musica popolare si assomiglia molto nell’esecuzione musicale in tutta italia (chitarre, mandolini, fisarmoniche, percussioni ecc.).e dai generi: tarantella, valzer, ecc. ciò che la differenzia è la cultura e il dialetto dei popoli, le tradizioni a cui certe melodie sono legate, il modo di muoversi e ballare, ecc.- a me all’epoca piacevano tanto il trio pakai per la loro spontaneità esecutiva, e l’uso insolito del contrabasso. non voglio annoiarti oltre, anche perchè sarebbe giusto che tu pensassi “ma questo che c… vuole? = detto ciò ascolterò le tue canzoni e forse dopo comprerò i tuoi cd. mandi paisà fatte sentì! [email protected]

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