Paularo: l’ultimo saluto a Sergio Tiepolo ex sindaco

é morto questa notte vinto dalla malattia che lo aveva colpito da qualche anno, Sergio Tiepolo ex Sindaco di Paularo e figura carismatica della politica carnica. Tiepolo era uno di quei personaggi che non ammetteva mai mezze misure; di lui si ricordano prese di posizione spesso eclatanti come nel 2002 quando per il perdurare delle difficoltà di approvvigionamento idrico del suo paese dichiarò che «o ci ascoltano e ci finanziano la nuova rete idrica o ci rivolgiamo all’Austria».  Il suo ultimo intervento pubblico risale alla fine di agosto di quest'anno, quando pur già sfiancato dalla malattia trovò la forza di 
dire la sua sui licenziamenti di tre dipendenti pubblici del comune di Paularo: «Ma quale risparmio e risparmio: qui sono in gioco le poltrone!»

La Carnia perde così un'altro protagonista della vita politica amministrativa; i funerali si terranno domani  alle 14 a Paularo .

6 Risposte a “Paularo: l’ultimo saluto a Sergio Tiepolo ex sindaco”

  1. aggiornamento del 16/10/2010

    di Gino Grillo 

    E’ morto all’ospedale di Tolmezzo, dove era ricoverato da qualche tempo per una grave malattia, Sergio Tiepolo, 66 anni, già sindaco di Paularo, personaggio politico noto in tutta la Carnia. Lascia la moglie Marianna Baschiera, i figli Veronica, Angela Patrizia, Cinzia, Fabio e Lorenzo. I funerali saranno celebrati oggi nella parrocchiale del paese da don Giobatta Del Negro alle 14.

    Con la morte di Sergio Tiepolo, la Valle dell’Incarojo e la Carnia perdono un autentico personaggio politico. Personaggio irruento, immediato, certamente discusso, ma rispettato anche dagli avversari per la sua disponibilità umana, la sua generosità e la sua voglia di combattere, da vero paladino, contro quelle che riteneva ingiustizie. Proveniente da una famiglia numerosa, Sergio è stato emigrante a Cuneo prima, poi fornaio a Paularo, quindi di nuovo con le valigie: Austria, Germania, dove ha conservato amicizie e stima, per poi fermarsi ad amministrare la sua Valle dell’Incarojo. Fino al luglio dello scorso anno, prima che la malattia gli impedisse di rinnovare la patente, Sergio spesso aiutava il figlio Fabio che gestisce una società di mezzi pubblici, alla guida degli autobus turistici. Esuberante anche nel privato, con una voce stentorea, non esitava a esibirsi nel canto, vincendo un “Festival del brutto anatroccolo” a Paluzza e presentandosi anche alla televisiva Corrida.
    In campo politico Sergio è sempre rimasto fedele ai propri ideali: 40 anni di militanza nel Msi, poi nei partiti di destra, riscontrando, anche se non eletto, successi personali quando, negli anni 80, si era candidato alle regionali. Indubbi i suoi successi: in Provincia, dove è stato consigliere per una decade, nella Comunità montana della Carnia e infine come amministratore di Paularo. Non aveva nemici, solo avversari politici. La sua forte personalità lo ha fatto amare dai suoi concittadini che per ben due volte gli hanno espresso, a grande maggioranza, il consenso a guidare il comune. Un mandato amministrativo pieno, un altro invece interrotto dalle dimissioni di alcuni consiglieri che avevano portato il paese a elezioni anticipate con Sergio seduto nei banchi della minoranza. Ugualmente non ha smesso di lavorare per la sua comunità. Un impegno iniziato da giovane nell’Afds, nella Corale di Paularo, e nelle battaglie politiche, con gesti anche eclatanti, a favore delle scuole, e nella battaglia per l’acqua potabile, ancora oggi un grosso problema per la vallata, che lo ha spinto, da sindaco, a barricarsi in municipio iniziando uno sciopero della fame nel periodo natalizio di qualche anno fa.
     

  2. bravo o meno …il rispetto ci sta sempre…Anonimo!!! 

    Mandi tiepolo dal to Paular!

  3. aggiornamento del 17/10/2010
    di Gino Grillo

    Lo hanno atteso davanti alla sua seconda casa: il municipio del paese, per tributargli l’ultimo saluto. Così la sua Paularo ha salutato Sergio Tiepolo. La folla ha atteso il feretro, che giungeva dall’ospedale di Tolmezzo, davanti al municipio, dove Tiepolo, quando era amministratore, incontrava la sua gente.

    Qui i suoi amici dell’Ana se lo sono caricato sulle spalle e hanno portato la bara sin sul colle dove si trovano parrocchiale e cimitero. Fra la folla di semplici cittadini, i rappresentanti degli enti ai quali Tiepolo ha preso parte durante la sua esperienza politica: dall’europarlamentare Collino al presidente della Regione, Renzo Tondo, a quello della Provincia, Pietro Fontanini, al sindaco di Paularo, Maurizio Vuerli, a quello di Tolmezzo, Dario Zearo e al commissario della Comunità montana della Carnia Giovan Battista Somma. Presenti pure molti consiglieri e assessori dei vari enti, sindaci e amministratori locali, non solo della Carnia ma anche della vicina Austria, con pure la presenza di una delegazione del comune di Kirsbach guidata dal sindaco, oltre alle varie associazioni del paese cui l’ex sindaco era iscritto e compagni di partito. Nell’omelia don Titta ha ricordato il momento in cui nella valle si è saputo della sua morte. «Pareva – ha esordito – che non fosse mancato un padre di famiglia, un uomo del paese, ma che fosse venuta a mancare una persona cui fare riferimento». Ha ricordato la semplicità di Sergio, del suo scrupolo, quando pur ammalato, aveva deciso di rimettersi al servizio della sua gente per le elezioni comunali della prossima primavera. «Come potrò – ricorda le sue parole il parroco – fare comizi contro i miei avversari politici, quando questi si sono dimostrati così generosi nei miei confronti quando ero ammalato?». A ricordare l’ex sindaco, stroncato a 66 anni da un male incurabile, è stato poi il sindaco di Paularo, già suo assessore e poi avversario alle ultime elezioni comunali, Maurizio Vuerli. «L’immagine che maggiormente ricorre alla mente è quella di un combattente, indomito e caparbio, a volte scomodo – ha detto – ma sempre efficace, totalmente assorbito dall’impegno pubblico assunto e del quale non riusciva a concepire niente che non fosse totale e determinato». «Sergio non è mai stato isolato, forte e cosciente della considerazione di cui godeva da parte della maggioranza della popolazione. Sapremo far tesoro dei suoi insegnamenti e lo ricorderemo come merita di essere ricordato un vero paularino, un uomo forte, di fede e di speranza. Ci mancherà», ha concluso Vuerli. Prima di lasciare spazio al dolore della famiglia, dell’Ana e della Corale. Di tutta Paularo

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