Pesariis: “Liberafiumi”, mostra del Wwf su origini e cause delle alluvioni fino all’8 gennaio

 

La mostra del Wwf su origini e cause delle alluvioni
Arriva a Pesariis “Liberafiumi”
Sarà visitabile presso il Centro civico fino all’8
gennaio

La mostra “Liberafiumi”, dedicata dal “Wwf” alla
salute dei fiumi italiani, giunge in Carnia dopo essere
stata esposta a Udine, presso il Polo scientifico
dell’Università friulana e presso l’Istituto Marinoni.
L’esposizione didattica è stata allestita presso la
Latteria di Pesariis e sarà visitabile fino all’8
gennaio, durante gli orari di apertura della “Bottega del
Tempo”, il negozio di orologi meccanici, cronografi al
quarzo, orologi da parete e da tavolo e manufatti
dell’artigianato montano gestito dall’Amministrazione
dei Beni civici di Pesariis (tutti i giorni, 10.30-12.30 /
14-18; www.pesariis.it).
Nei suoi pannelli esplicativi ed evocativi, la mostra
“Liberafiumi” illustra la fragilità degli ecosistemi
fluviali e la pressione antropica cui sono stati costretti.
Realizzata da “Wwf Italia” in occasione dell’omonima
campagna del 2010 che ha censito 29 fiumi italiani (compresi
il Tagliamento e l’Arzino, in Friuli) ne valuta lo stato
di salute, avanzando proposte di riqualificazione e gestione
sostenibile.
«I fiumi, inquinati e imbrigliati, sono ormai considerati
solo un pericolo – si legge nel primo dei pannelli esposti
presso il Centro civico di Pesariis –. Da sempre, sono
utilizzati, sfruttati, regimati dall’azione dell’uomo;
è, però, in questi ultimi decenni che hanno subito il
colpo di grazia: sono stati canalizzati, “cementificati”
e ne sono stati distrutti gli ambienti ripariali; mentre le
aree di esondazione naturale sono state occupate da
coltivazioni intensive, centri abitati e insediamenti
industriali».
Nei pannelli dedicati al “Governo delle acque”, il Wwf
ribadisce la proposta di una «rinaturazione diffusa dei
nostri corsi d’acqua per ridurre il rischio idrogeologico
(in primis restituire ai fiumi le naturali aree di
esondazione), riqualificare le fasce fluviali, migliorare la
qualità delle acque, avviare una gestione coordinata ed
integrata a livello di bacino idrografico».
Dopo l’allestimento in Val Pesarina, l’esposizione
“Liberafiumi” sarà messa a disposizione degli studenti
del Centro studi di Tolmezzo. Dal 9 al 20 gennaio, infatti,
sarà visitabile presso l’Istituto Solari, grazie alla
collaborazione fra “Wwf” e Coordinamento regionale della
Proprietà collettiva (www.friul.net/vicinia.php).