Pradamano: il servizio di “babyparking” alternativo all’asilo

Per genitori sempre di fretta e in difficoltà nella gestione quotidiana dei propri bimbi c’è un nuovo servizio: il baby parking. Una nuova proposta per le famiglie che nasce proprio nel centro storico del paese e che offre una struttura che si pone tra il classico asilo nido e la scuola dell’infanzia. Il baby parking è in sostanza il luogo ideale per lasciare i bambini per breve tempo. E’ una struttura dedicata a tutti i genitori che hanno la necessità di lasciare per brevi periodi i figli in custodia e necessitano di un posto sicuro e fidato. Questa nuova realtà, che si chiamaa “L’isola che non c’è”  è nata in via Primo Maggio ed è stata inaugurata di recente alla presenza del sindaco Pitassi e del parroco di Santa Cecilia don Scubla. Il servizio è rivolto alla comunità di Pradamano, ma anche dei comuni vicini ed è in grado di accogliere dieci bambini contemporaneamente di età compresa tra i 18 e i 36 mesi. Il baby parking va dunque in soccorso alle esigenze dettate dall’aumento di popolazione nell’hinterland udinese che ha fatto crescere il numero di abitanti in diversi paesi, tra i quali anche Pradamano. «Si tratta di un servizio molto utile alle famiglie che si trovano ad avere a che fare con quotidiani ritmi frenetici» commenta il sindaco di Pradamano, Pitassi. Un aiuto alle famiglie, dunque, ma anche un’attività che apre nel centro storico. Un’iniziativa elogiata dal sindaco Pitassi: «Da diversi anni non si avviava alcuna attività in centro. Pertanto è da sostenere un’iniziativa del genere perché è assolutamente lodevole che in momenti di difficoltà economica come questo, ci siano giovani che credono e investono in queste nuove attività di servizio».<br />
Infatti, se aprire un asilo nido può sembrare un’impresa ardua, vista la gestione più complessa e gli investimenti più sostenuti, l’apertura di un baby parking può essere più facile. Occorre un investimento più contenuto, la gestione è più semplice e soprattutto nel baby parking non vengono somministrati i pasti e quindi non è necessario allestire una mensa. In Friuli Venezia Giulia questo servizio è previsto da alcuni anni ed è stato introdotto con la legge regionale 20 del 2006.