di Gino Grillo.
La notizia ha subito fatto il giro del paese; Andrea Menis, 24 anni, non ce l’ha fatta. Il male che lo aveva colpito la scorsa primavera se lo era portato via. Da qualche tempo si trovava all’ospedale di Udine per le cure: un pellegrinaggio verso il noscocomio che lo sfiancava. “Tornerò ben presto a casa, sono stufo nero” aveva postato sulla sua pagine di Facebook lo scorso maggio, e ben presto era arrivata la solidarietà dei tanti amici che lo spingevano a tenere duro e a non arrendersi.
Anche questa volta speravano che potesse ritornare nella Val Pesarina, invece l’aggravarsi della malattia gli ha stroncato la vita.
Gli amici ricordano i suoi amori calcistici: l’Udinese, che seguiva anche nelle trasferte, riuscendo spesso a farsi fotografare con i suoi idoli in bianco nero, e la squadra del paese, l’Ancora.
Terminati gli studi, Andrea si è dedicato al lavoro e al volontariato nel sociale con l’allora parroco don Ruggero. Lo zio, Paolo Menis, sindaco di San Daniele, ricorda la sua partecipazione con l’Unitalsi Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari , alle trasferte a Loreto e a Lourdes per accompagnare le persone ammalate. “Ogni qualvolta incontrava persone con delle difficoltà.- ricorda lo zio – Andrea entrava subito in empatia con loro e cercava in ogni modo di aiutarli.”
Compagnone, con la risata sempre pronta, amante del lavoro. “Bastava dargli qualche cosa da fare e, contento, si metteva subito all’opera” e sensibile verso quanti soffrivano. Ultimamente aiutava la sorella nel supermercato nel vicino comune di Comeglians.
Andrea lascia la sorella Cristina, la mamma Tiziana Gonano ed il padre Gianni e tanti amici che lo hanno salutato sui network on line. Sabato alle 16 i funerali nella parrocchiale del paese.