Preone: il Comune s’allea col Movimento di tutela e dice no alla centrale sull’Arzino

di Gino Grillo.

Movimento tutela Arzino e comune di Preone hanno identità di vedute sulla tutela del torrente. Nei giorni scorsi una delegazione del movimento con il proprio referente Dario Tosoni ha incontrato il sindaco Andrea Martinis allo scopo di avviare una collaborazione per difendere le cascate dell’Arzino da un progetto di derivazione per una nuova centralina idroelettrica recentemente presentato in Regione. «L’iniziativa in un sito di pregio qual è quello delle cascate dell’Arzino – ha sostenuto Tosoni – dimostra il livello di distorsione a cui è giunto il sistema di incentivazione e si configura come un vero e proprio esercizio speculativo a danno delle ultime oasi naturali dell’intera regione». L’opera solo apparentemente andrebbe nella direzione della salvaguardia dell’ambiente grazie all’energia elettrica prodotta senza emissione di anidride carbonica, ma «a livello locale ha notevoli costi ambientali e sociali oltre a quelli particolarmente rilevanti dato il valore naturalistico dell’area collegati all’impossibile ripristino della stato dei luoghi precedenti l’intervento». L’impianto sarebbe poi incompatibile con un progetto di laboratorio didattico a uso delle scuole portato avanti dall’amministrazione comunale: un intento che presuppone un ambiente privo di interferenze antropiche. Sul tema si è espressa pure la IV commissione consiliare sul Piano regionale di tutela delle acque  che contiene un atto di indirizzo alla giunta regionale che vieta l’autorizzazione di nuove derivazioni all’interno dei parchi, delle riserve e delle aree  caratterizzate da un elevato grado di naturalità. A porlo in evidenza  è stato Giulio Lauri, capogruppo di Sel in Regione e vicepresidente della Commissione ambiente che ritiene che le istanze del Movimento tutela Arzino possano considerarsi accolte. L’Arzino è definito un esempio di area non antropizzata da preservare e che è stato inserito nell’elenco dei siti da sottoporre all’approvazione del ministero per essere coperto da una salvaguardia durante il periodo di consultazione previsto dalla  procedura di approvazione del Piano. Sulla salvaguardia del torrente da nuove centraline si erano espressi recentemente pure diversi personaggi politici, la  parlamentare di Sel e componente la Commissione  ambiente Serena Pellegrino, l’eurodeputato Pd Andrea  Zanoni e la portavoce regionale del M5S, Ilaria Dal Zovo. La val d’Arzino si trova nelle Prealpi Carniche, in provincia di Pordenone, il torrente che l’attraversa e che da il nome alla vallata, l’Arzino  scorre lungo i Comuni di  Vito d’Asio, Forgaria nel Friuli e Pinzano al Tagliamento, comune nel quale, nei pressi della frazione Pontaiba, il torrente sfocia nel Tagliamento, ma vede le sorgenti e le famose cascate nascere in comune di Preone. Ora c’è convergenza su entrambi i versanti delle due province, un fronte comune teso a salvaguardarne la wilderness (area naturale selvaggia).