Presentata nel palazzo di Sopra di Spilimbergo la Trentunesima edizione di Folkest


Dopo l’anteprima del 13 e 14 giugno presso il castello di Ragogna, con La Fieste da Sedon, una due giorni che ormai è diventata il punto di riferimento del folk in Friuli, sarà Enzo Avitabile con i Bottari l’artista che aprirà la stagione 2009 di Folkest , nella stupenda cornice di Villa Manin a Passariano. Si tratta di una collaborazione nata con l’Azienda Speciale Villa Manin, grazie alla disponibilità del commissario Enzo Cainero. Si concluderà come di consueto a Spilimbergo, dopo aver toccato Udine, Trieste, Pordenone e alcune delle più significative località del Friuli, di Trieste, dell’Istria slovena e croata e della Carinzia, oltre che del vicino Veneto. La macchina organizzativa, ben oliata da trent’anni di lavoro preparatorio di alto profilo, che hanno portato il festival friulano Folkest ai vertici europei, è pronta per partire per l’ennesima cavalcata (la trentunesima, per la precisione) attraverso pianure, colline e montagne del Friuli e della Venezia Giulia, con puntate nelle regioni vicine, dal Veneto all’Istria e alla Carinzia, testimonianza vera e in anticipo sui tempi di uno spirito europeo che nella nostra regione si respira per vocazione. In apertura il saluto da parte del Sindaco di Spilimbergo, Renzo Francesconi, che ha concesso per l’occasione il bellissimo salone del piano nobile di Palazzo di Sopra, autentico gioiello del Cinquecento friulano. Molte le autorità presenti che hanno preso la parola, per sottolineare la qualità del lavoro svolto in questi anni e ribadire il proprio appoggio: il Vice-presidente della Regione e Assessore alle Attività Produttive Luca Ciriani, l’Assessore alla Cultura regionale, Roberto Molinaro. Non sono mancate significative presenze delle rappresentanze carinziane del Comune di Villacco, con il Direttore dei servizi culturali dott. Gerald Groechenig, delle rappresentanze istriane con l’intero staff di Aias-Folkest di Capodistria e dirigenti della Comunità degli Italiani della stessa cittadina facente parte della repubblica di Slovenia, capeggiati da Roberto Colussi e Sergio Settomini. Giancarlo Brovedani, direttore della Scuola Mosaicisti, ha sottolineato il profilo della collaborazione che proficuamente continua tra la scuola stessa e Folkest, due realtà, come ha sottolineato anche l’assessore regionale Molinaro, che tengono alto il nome di Spilimbergo nel mondo. <br />
Folkest è una complessa macchina organizzativa alla quale concorrono anche sponsor privati che da anni la sostengono (come le Assicurazioni Generali e il Consorzio Latterie Friulane), sponsor tecnici (il gruppo Sina Auto che fornisce i mezzi), così come media partner significativi quali TV Koper-Capodistria e le riviste musicali Jam e FB-Folk Bulletin. A testimoniare l’impegno in campo sociale che, come sottolineano gli organizzatori, una manifestazione come Folkest non può permettersi il lusso di trascurare, ha preso la parola Gianni Scarpa della Fondazione Luchetta che con la Cooperativa Itaca rappresenta le due realtà legate da anni al festival friulano.