Ramsau: Pittin terzo posto nella Gundersen


Alessandro Pittin conquista il primo podio della carriera in Coppa del mondo. Il friulano ha conquistato un fantastico terzo posto nella Gundersen di Ramsau vinta , vincendo il duello per l’ultimo gradino del podio  a danno di Felix Gottwald che a due chilometri dalla fine sembrava avere messo le mani sulla gara con un allungo imperioso in salita. Invece l’austriaco è calato nei metri finali sotto la spinta del francese e per Pittin è stato facile infilare il risultato che lo promuove fra i migliori specialisti del circuito.

Alessandro Pittin a nemmeno vent’anni (li compirà il prossimo 11 febbraio) sale sul podio della Coppa del mondo di combinata nordica nella Gundersen di Ramsau. "Sinceramente non so come abbia fatto a resistere, ero veramente stanco – racconta il finanziere di Cercivento -. Sul finire sono riuscito a rimanere con i primi, Gottwald è scappato sulla salita a due chilometri dalla fine ma ho preferito non forzare e proseguire col mio ritmo. Ho tenuto duro e alla fine sono riuscito a recuperarlo. Il terzo posto è un risultato molto buono per il morale perché ci avviciniamo ad un appuntamento importante come le Olimpiadi". Lo scorso febbraio ai Mondiali di Liberec Pittin risultò tra i migliori della specialità. L’atleta friulano indica tra i motivi del risultato i miglioramenti mostrati ultimamente nella prova di salto. "Sto trovando la giusta continuità dal trampolino grazie al nuovo allenatore Rodlauer – chiarisce l’azzurro -, ma vorrei ringraziare tutto lo staff tecnico che mi sta seguendo e il mio primo allenatore Leonardo De Crignis. Mi auguro sia il primo piazzamento di una lunga serie, stare nelle posizioni di vertice ti regala più adrenalina, il pubblico fa il tifo per te e riesci a dare qualcosa in più". Sepp Chenetti, mago del fondo maschile a Torino 2006, da tre anni segue Pittin. "E’ proprio una bella inizeione di fiducia – dice il tecnico trentino -. Con Alessandro stiamo lavorando sulla condotta di gara, adesso deve fare esperienza con i migliori interpreti della specialità per imparare a rimanere nelle posizioni di vertice e aspettare il momento giusto come ha fatto oggi. Lui ha molte doti; possiede caratteristiche da vero saltatore e tassi di ossigeno tipici del fondista, inoltre ha una gran testa". Il direttore tecnico Ivo Pertile va oltre: "Pittin è uno che non molla mai e ha una determinazione feroce. Siamo contenti ma non ci montiamo la testa, dobbiamo continuare a lavorare perché la strada è molto lunga".