Arrivano da Trieste notizie relative ad un possibile rimpasto nella attuale Giunta regionale del FVG. Quello che viene chiamato “rimpasto”, altro non è che un scambio di persone o di competenze all’interno del governo regionale; in questi casi o si cambiano di posto alcuni assessori oppure, come sembra accada stavolta, alcune attività che precedentemente sembravano di secondo piano, diventano improvvisamente importanti e si decide che la materia debba essere seguita appositamente da un esperto. In Regione è il caso del nuovo assessorato all’energia, di cui fino ad oggi se ne erano occupati (un pezzettino ciascuno) diversi assessori: uno seguiva gli elettrodotti, l’altro le biomasse, ed un altro ancora il fotovoltaico. Mai come in tempi di crisi, l’energia a basso costo è fondamentale per l’economia di una Regione ed ecco il perché dell’accorpamento delle funzioni. E per il nuovo “energico” Assessore un piccolo suggerimento: proviamo a finanziare quei privati che coprendo il loro tetto con i pannelli fotovoltaici, riescano a produrre una quantità di energia superiore ai loro bisogni familiari. L’energia che avanza la rivendiamo alle compagnie elettriche e con i soldi ricavati un po’ alla volta rientriamo dei costi sostenuti all’acquisto dei pannelli fotovoltaici. In questo modo le famiglie non spenderebbero più nulla per l’elettricità, la Regione rientrerebbe dell’investimento e avremmo una maggior produzione di energia. Troppo facile? Attenzione: solo le idee riescono ad accendere lampadine senza bisogno della corrente.
«In tempi di crisi», fasìn un altri assessôr, olè!