Rigolato: manager ventenni imprenditori nel loro paese

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(t.a. dal MV di oggi)

Due giovani locali avvieranno nel capannone del Comune un’attività nel settore del legname. Grande soddisfazione viene espressa dal sindaco, Fabio D’Andrea. «Costruimmo questo capannone – spiega – dieci anni fa con contributo regionale, ma un po’ per la crisi economica, un po’ per altri motivi finora non vi si erano insediate imprese; ora finalmente è stato assegnato per l’avvio di un’attività e io, a fine mandato, lascio con questa soddisfazione grande anche in barba a tutti i detrattori che avevano parlato di cattedrale nel deserto. L’attività – prosegue – sarà avviata entro 2-3 mesi da due giovani locali di 20 anni, uno di Rigolato e uno di Tolmezzo che torna a Rigolato. Loro taglieranno e trasformeranno il legname. Essi rischiano del loro con un investimento notevole sul macchinari, noi gli abbiamo dato il capannone con affitto agevolato. Il contratto è di 7 anni». L’idea di questi giovani – spiega ancora il sindaco – è quella di partire e col tempo sviluppare l’attività, magari anche con risvolti occupazionali. «Questo insediamento è molto importante perché è un ritorno alle origini: questi ragazzi non sono imprenditori venuti da fuori, hanno legami col territorio e se sei del posto ti giochi la faccia nel tuo paese. E si inserisce in un discorso di valorizzazione ambientale. Bosco e legno sono risorse di Rigolato, fanno parte della nostra storia. Inoltre il Comune occupa finalmente un capannone che era stato un investimento importante (un milione e mezzo di euro)». A Rigolato ci sono altri due capannoni, uno della Comunità montana, occupato da piccoli artigiani, e uno di Agemont, ora andato al Cosint «e di cui non si sa nulla. Noi – conclude il sindaco – abbiamo fatto la nostra parte, ora ci aspettiamo una risposta dal Cosint che deve fare gli interessi di tutta la Carnia e non solo di Tolmezzo e dintorni, non può diventare elemento di svuotamento. Nessuno si occupa di quel capannone, potevano darlo al Comune».