San Daniele: Ilaria D’Amico madrina del patto prosciutto-vino


di Maura Delle Case

In un 2011 che sarà ricordato per i matrimoni reali, anche il Friuli si prepara a celebrare in grande stile le nozze dell’anno tra due principi sì, ma delle nostre tavole: il prosciutto di San Daniele e il vino Friulano. Si prometteranno eterno amore il prossimo week-end, quando, sotto l’attenta regia del Consorzio del prosciutto di San Daniele e dell’Ersa, andrà in scena “Aria di Festa”. Non più sola. Dal 24 al 27 giugno, accanto alla “tradizionale” kermesse dedicata alla celebre fettina di crudo, San Daniele – in questi giorni già sotto “assedio” – ospiterà anche il Gran Noè 2011, rinominato “Friulano & friends”, che vedrà protagonista l’ex Tocai assieme al Pinot grigio. A benedire quest’unione, come detto, sono anzitutto l’Ersa e l’assessorato regionale all’agricoltura di Claudio Violino  che ieri, in conferenza stampa a Udine, hanno spiegato il perché del matrimonio. «Semplice – ha detto il direttore Mirco Bellini -, perché insieme stanno da Dio». Tanto da sognare di scalzare, nei pre-cena, celeberrime bollicine: «San Daniele e Friulano? Possono diventare l’aperitivo per antonomasia», ha azzardato l’assessore Violino. Alle 19 di venerdì 24 giugno, l’ora del taglio del nastro e quella appunto dell’aperitivo, ad assaggiare la prima fettina e il primo calice di bianco sarà una madrina d’eccezione, nota al pubblico per la sua avvenenza, ma ancor prima per la sua verve, che le ha consentito di farsi largo in un mondo al maschile come quello del calcio. Si tratta della giornalista Ilaria D’Amico, non nuova al Friuli che pochi anni fa, ricordiamolo, l’aveva vista ricevere a Lignano il Premio Hemingway. A San Daniele arriverà in tempo per assaggiare la fettina numero uno, sollevare il primo calice di Friulano e intrattenere il pubblico con qualche incursione nel bollente calcio-mercato dell’Udinese. Poi il palcoscenico della festa tornerà ai suoi protagonisti, a vino e prosciutto, «ma anche al territorio», come ha sottolineato il presidente del Consorzio, Valdimir Dukcevich, che ha dato la sua ricetta per promuovere il Friuli nel mondo: «Dobbiamo fare come la Toscana: i posti incantevoli ci sono e ci sono anche i prodotti di qualità». Un’istantanea del macrocosmo Friuli si potrà avere proprio durante “Aria di Festa”, grazie ai tanti punti di degustazione, dedicati anche al Montasio, e alle molte iniziative collaterali che puntano – come ha sottolineato Dukcevich – a trasformare la kermesse da semplice appuntamento promozionale, e di festa, a un’occasione per far cultura del prodotto.


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