San Giorgio di Nogaro: nasce il Punto Blu Bassa Friulana anti infarto


Il Punto Blu Bassa Friulana per la defibrillazione precoce in caso di attacco cardiaco, è ormai una realtà: da ieri ha i suoi primi 40 volontari che a breve saranno dotati della strumentazione per diventare definitivamente operativi. Sono stati infatti consegnati ieri in comune a San Giorgio di Nogaro, gli attestati all’uso del defibrillatore, ai 40 volontari dei comuni aderenti al progetto, Carlino, Marano, Muzzana, Porpetto e Torviscosa, oltre chè San Giorgio, che hanno frequentato il corso per l’uso dello strumento che, grazie alla dotazione itinerante (il defibrillatore sarà a disposizione del volontario di turno) permetterà, con un pronto intervento di salvare vite umane operando in un territorio che ha un bacino di utenza di oltre 23 mila abitanti. <br />
La strumentazione, il defibrillatore, un cellulare e un navigatore, verranno messi a disposizione da una banca locale e, entro una quindicina di giorni, il Punto Blù sarà finalmente una realtà. Questo è solo l’inizio dell’ambizioso progetto che intende portare un Punto Blù in ogni comune della Provincia in quanto, in caso di arresto cardiaco la tempistica è essenziale e si deve intervenire nell’arco dei dieci minuti per un intervento efficace. A fare gli onori di casa il sindaco di San Giorgio, Pietro Del Frate, che ha ringraziato quanti si sono attivati per la realizzazione di questo importantissimo servizio, in modo speciale Giuliana Pantanali, coordinatore infermieristico del 118 – Elisoccorso Fvg, che ha avanzato la proposta al consigliere comunale Rachele Di Luca, che con una mozione votata all’unanimità dall’intero consiglio comunale ha reso possibile, grazia anche all’impegno dell’assessore Daniele Salvador, «che un sogno diventi realtà». Del Frate, ha però evidenziato che «senza i volontari che si attiveranno per far funzionare questo servizio di vitale importanza, oggi non si sarebbe potuti partire: questo è un atto di grande umanità»! L’assessore Salvador, ha sottolineato come l’impegno per la salvaguardia della salute abbia fatto «superare ai comuni coinvolti l’autoreferenzialità, una logica questa che costituisce un messaggio da lanciare per raggiungere gli obiettivi preposti dando valore e arrichendo un territorio». É quindi intervenuta Rachele Di Luca, che ha evidenziato come per questa iniziativa «non ci sono colori o schieramenti, ma si è dato vita a un sogno che era solo sulla carta». La Pantanali, nel consegnare i diplomi, ha ribadito cosa significhi per la Bassa Friulana poter attuare la defibrillazione precoce garantendo un rapido intervento su tutto il territorio.