Sappada: costi gonfiati truffa alla Civileasing, commercialista indagato


di Luana de Francisco

Nella documentazione presentata alla società di leasing alla quale si era rivolto per un finanziamento, aveva allegato lettere e fatture relative all’esborso di 3 milioni di euro, per l’acquisto di una seggiovia biposto destinata a “Pian dei Nidi”, a Sappada. Soldi che la Civileasing, spa del gruppo della Banca popolare di Cividale, gli aveva in breve concesso, in qualità di legale rappresentante della Ski program srl, attraverso un contratto di lease-back “tecnico”. E che ora, a un anno e mezzo dall’erogazione, sono finiti al centro di un’inchiesta penale. L’ennesima avviata dalla Procura di Udine a carico di Franco Pirelli Marti, 57 anni, di Feletto Umberto, il commercialista che per quasi dieci anni ha presieduto il Cda della cooperativa Ge.Tur Scarl e che, in quanto tale, ha seguito da vicino anche l’attività delle società ad essa collegate. Compresa Ski program, interamente detenuta dalla partecipata Tuglia sci, proprietaria degli impianti di risalita del comprensorio sciistico sappadino. Truffa aggravata dalla notevole entità del danno patrimoniale arrecato a Civileasing e falsità in scrittura privata le accuse ipotizzate dal procuratore aggiunto, Raffaele Tito, nei suoi confronti. Stando alla ricostruzione della Guardia di finanza, delegata dal magistrato della conduzione delle indagini, con tale operazione, conclusa nel dicembre del 2009, il commercialista sarebbe riuscito a procurare a sè e al gruppo di società a lui riconducibili e alle quali avrebbe dirottato il denaro illecitamente incassato, un ingiusto profitto pari a 1 milione 300 mila euro. Cioè, pari all’eccedenza del prezzo pagato e indicato in 2 milioni 500 mila euro più Iva, a fronte di un costo reale che gli inquirenti hanno quantificato in 1 milione 700 mila euro. Sempre che la seggiovia sia stata saldata, visto che, nella ricostruzione accusatoria, c’è anche l’ipotesi che l’importo, oltre a essere stato gonfiato, non sia stato neppure mai pagato. Partita da una querela della stessa Civileasing, l’inchiesta segue di poco quella che vede Pirelli Marti indagato per falsità in scrittura privata, appropriazione indebita e infedeltà patrimoniale, in relazione alla concessione di un fido di 1 milione di euro dalla Banca di Udine a Ge.Tur, che l’allora presidente avrebbe utilizzato per tentare di coprire «le rilevanti perdite esistenti in altre società di capitali a lui facenti capo». All’origine di questa nuova grana giudiziaria – della quale, proprio in questi giorni, è stato notificato a Pirelli Marti e ai suoi avvocati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari – una serie di documenti che gli investigatori ritengono falsi e solo apparentemente emessi dalla Ccm Finotello srl: dalla lettera attestante il pagamento integrale di 3 milioni di euro per l’impianto di risalita da parte di Ski program, alla fattura di 430 mila euro, più 43 mila di Iva, come saldo per l’esecuzione dei lavori di predisposizione e realizzazione della seggiovia, ai verbali del Cda del 16 dicembre 2009 di Ski program, Fingefa e Tuglia sci, relative a riunioni di fatto mai convocate, nè tenute, a altre quattro fatture emesse tra il dicembre 2008 e il maggio 2009 per un imponibile complessivo di 1 milione 530 mila euro, più 153 mila di Iva. Pirelli Marti ha ora 20 giorni di tempo, per presentare memorie difensive e chiedere al pm un eventuale interrogatorio