Sauris: l’addio del sindaco Gremese: «Ho la sclerosi, devo lasciare»

di Gino Grillo.
Il Comune più in quota della provincia è senza primo cittadino. Pietro Gremese con una lettera inviata al consiglio comunale e agli altri enti interessati l’8 giugno ha rassegnato le proprie dimissioni “immediate e inderogabili”da sindaco del Comune della Valle del Lumiei motivandole con un «imprevisto e persistente aggravamento della malattia di cui sono affetto dal 1985, sclerosi multipla, che è causa di reale impedimento all’espletamento delle funzioni connesse con il mio ruolo di sindaco del Comune di Sauris». Gremese lascia così dopo un anno lo scranno di primo cittadino che aveva conquistato con una lista unica in paese. Gremese, 71 anni, architetto, ultimamente era costretto a causa della sua malattia a vivere nella sua abitazione di Udine, dovendo così abbandonare la “sua Sauris” cui era molto affezionato. Gremese è stato l’artefice principale del progetto Albergo diffuso che ha creato per primo nella frazione di Sauris di Sopra recuperando alcuni vecchi stavoli e convertendoli, salvandone l’architettura particolare saurana, un mix fra quella montana e quella austriaca, in appartamenti da affittare ed esercizi pubblici e commerciali. L’anno scorso Gremese con la sua squadra ha raccolto la sfida per dare un ulteriore contributo a quello che considera il “suo” paese, come lui stesso dichiara nella lettera di dimissioni rivolto ai cittadini accettando, sebbene già in condizioni di salute precarie, la carica di primo cittadino. Con le sue dimissioni ora decade anche il consiglio comunale. «Ora il consiglio potrà continuare con il nostro programma – spiega Gremese- sino al prossimo anno (la finestra per le elezioni comunali va dal 15 aprile al 15 giugno). Sussiste il dubbio di come la normativa cambierà con la legge che la Regione vuole adottare per gli enti locali. Sono sempre stato contrario alla proposta della Regione, che non ha voluto prendere nota del nostro progetto di sviluppo molto ambizioso, che avrebbe potuto essere un progetto pilota per tutta la regione. Purtroppo attualmente la burocrazia, troppa, ingessa gli apparati municipali costretti a fare solo quanto la Regione consente loro di fare». L’assessore Candida Domini, nel ringraziarlo, lo considera «ammirevole per aver accettato, un anno fa, un compito così gravoso nonostante le sue condizioni di salute». Rimane, in seno all’attuale amministrazione comunale, «la volontà, anche se sarà difficile trovare un degno sostituto, di proseguire con il nostro programma elettorale».