SciNottambuli bloccati dalla Polizia; esagerati.

E’ finita praticamente sul nascere con l’intervento della Polizia un’escursione notturna, vietata dalla legge, sullo Zoncolan di un nutrito gruppo di sciatori. Erano le 21 quando, in cima allo Zoncolan, gli uomini addetti alla sicurezza delle piste della polizia hanno individuato il drappello di sci alpinisti, una settantina, che stavano salendo verso la sommità del monte per ammirare il panorama stellare. Una tradizione, come spiega Raffaello del Moro, sci escursionista e deltaplanista, che è iniziata molti anni or sono.
«Trenta anni fa – racconta – con i compianti Peter e Rico, assieme ad una ventina di amici, organizzammo, credo, la prima salita con luna piena alla cima dello Zoncolan. Era il capodanno del 1977. Il divertimento consisteva nel salire a piedi, verso le 23, con gli sci e dei deltaplani, sulla cima dello Zoncolan, accendere un falò e delle fiaccole, scendere con gli sci, alle 24 in punto fino al parcheggio. Piantare le fiaccole, per dare visibilità all’atterraggio degli amici che, con il deltaplano, partivano, immediatamente, dalla cima. Seguivano brulè ed auguri di buon anno».<br />
Certo che però l’altra sera è sembrata una vera e propria retata, verso le 21, in cima allo Zoncolan, dove la polizia ha identificato ed ordinato di far scendere, con il gatto delle nevi, a valle tutti quelli che erano saliti a piedi. Gli sciatori notturni non vogliono entrare entro nel merito dell’attività di Polizia che, ovviamente, ha agito in conformità ai propri doveri di servizio. Però innanzitutto, una tradizione, caldeggiata in loco e che potrebbe essere un richiamo turistico, dovrebbe essere rispettata. Si sono fatte delle trasformazioni incredibili, costose, enormi sullo Zoncolan. Di questo si deve ringraziare, soprattutto, la Promotur, oltre ai Comuni di Sutrio e Ravascletto. Gli amanti sia nottambuli che diurni, dello sci alpinismo, uno sport che sta entrando sempre più nelle preferenze degli escursionisti e amanti del paesaggio invernale, sperano che la Regione e la società di gestione delle piste, la Promotur, possano ovviare a simili inconvenienti, permettendo a tutti di andare in montagna anche di notte.