Tarvisio: mancano i finanziamenti necessari per la copertura del digitale terrestre

Un tema trattato moltissime volte su questo blog che ora sembra arrivato al suo epilogo: il consiglio che posso dare a questo punto è che la Regione debba farsi carico di chiedere che solo nelle zone montane della regione, lo “switch off” al digitale terrestre, venga posticipato al prossimo anno quando le problematiche potranno essere risolte

di Alessandro Cesare

Nei primi giorni di dicembre, la Rai “spegnerà” anche in Friuli Venezia Giulia il segnale analogico, favorendo così il passaggio alla tecnologia del digitale terrestre. Una data che però, per molte zone dell’Alto Friuli, Canal del Ferro e Valcanale in particolare, rischia di essere ricordata come l’inizio di un oscuramento televisivo. Per la ricezione del nuovo segnale digitale infatti, servirebbero nuovi impianti che, allo stato attuale, non sono stati installati –br–<br />E visto che per colmare questa mancanza necessitano almeno sei mesi, è chiaro che per il giorno dello “switch off”, fissato tra il 12 e il 15 dicembre, i ripetitori Rai non saranno più in grado di trasmettere alcunché.
La Comunità Montana, tramite il commissario straordinario Gianni Verona, fin dal novembre 2009 ha aperto con Regione e Comuni diversi momenti di confronto per individuare la problematica esistente e per proporre gli interventi necessari, garantendo, quindi, la possibilità alla popolazione dell’Alto Friuli, di vedere i canali televisivi Rai. Incontri utili per inquadrare il problema e per individuare le possibili soluzioni.
Ciò che manca però, allo stato attuale, sono i finanziamenti necessari: «La Regione, con cui da diversi mesi siamo in contatto, in particolare con il Servizio della Montagna – precisa Verona – ci ha recentemente comunicato che, attualmente, non ci sono fondi a disposizione e noi abbiamo spiegato alla Regione che nemmeno la Comunità Montana, ed i Comuni ancor meno, hanno fondi da poter impiegare. E la Rai che, dal punto di vista logico, dovrebbe in qualche maniera intervenire per permettere la ricezione del suo segnale da parte dei cittadini che pagano il canone, pare non intenda farlo, richiamandosi a convenzioni ed accordi sottoscritti con lo Stato. La situazione – aggiunge – ci allarma non poco, perché i mesi sono passati, la scadenza del 15 dicembre si avvicina, e, per la parte alta della nostra Comunità, siamo ancora al punto di partenza. Anche se ci fossero i finanziamenti regionali a disposizione già da oggi, non potremo comunque arrivare in tempo per rispettare la scadenza del 15 dicembre, dato che, solo per fare gli interventi necessari all’adeguamento degli impianti per il nuovo sistema di trasmissione, sarebbero necessari almeno 6 mesi di lavoro. E questa mia preoccupazione è condivisa anche dai sindaci e dalle popolazioni che rischiano di subire una penalizzazione ingiusta». Verona ha chiamato in causa il presidente Renzo Tondo, chiedendo le risorse necessarie per non lasciare “al buio” gli utenti dell’Alto Friuli. «Soluzioni diverse quali ad esempio l’acquisto della piattaforma Tv Sat – conclude il commissario – oltre ad essere un costo in più per chi vive già in una difficile e complessa area montana, non garantirebbe comunque la ricezione del “segnale” alla Val Raccolana, e quindi non risolverebbe il problema». L'ultima parola spetta quindi alla Regione.

 

3 Risposte a “Tarvisio: mancano i finanziamenti necessari per la copertura del digitale terrestre”

  1. aggiornamento del 13/10/2010

    Saranno quasi mille le persone che, dal 12 dicembre, data del passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale, non potranno più vedere i canali Rai in televisione. La quantificazione è stata fatta dai tecnici della Comunità Montana di Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale: l’oscuramento infatti, interesserà circa 600 nuclei familiari residenti tra Tarvisio e Moggio Udinese.

    Se i capoluoghi dei diversi comuni subiranno i disagi minori, saranno le frazioni a dover rinunciare ai canali della televisione di Stato, specie quelle che non si trovano sulla linea dei ripetitori Rai e che sono serviti dalle apparecchiature gestite dalla Comunità Montana. Perché se la Rai, sui propri tralicci, ha già provveduto ad installare le tecnologie digitali, altrettanto non è stato fatto dalla Comunità Montana. E oramai non c’è più tempo per intervenire prima del 12 dicembre, giorno dello “switch off”: non solo perché non ci sono i 670 mila euro necessari, ma anche perché tra il rilascio delle autorizzazioni e la realizzazione degli interventi, trascorrerebbero almeno sei mesi. Ecco nel dettaglio i territori che da dicembre, con il passaggio al digitale, non vedranno più i canali della Rai.
    A Tarvisio il segnale non raggiungerà una ventina di famiglie distribuire tra le località di Plezzut e Rio Freddo, a Malborghetto sarà la frazione di Valbruna a farne le spese, con un centinaio di residenti che non riusciranno più a vedere i canali di “mamma Rai”. A Pontebba il problema riguarderà 52 famiglie residenti ad Aupa, a Studena Alta e a Pietratagliata. Più seria la situazione di Dogna, dove l’intero territorio comunale sarà sprovvisto di segnale: saranno ben 111 i nuclei familiari tagliati fuori dalla tecnologia digitale. Continuando a scendere verso il Canal del Ferro, subiranno disagi i 90 residenti di Gniva e Uccea a Resia, i 150 della Val Raccolana a Chiusaforte, i 138 della Val Aupa a Moggio Udinese. Il problema più serio si presenterà per la popolazione della Val Raccolana, dove non soltanto non arriverà il segnale digitale, ma non potrà essere utilizzato nemmeno il satellite.
    Come detto, per riuscire a dotare le apparecchiature della Comunità Montana della tecnologia necessaria per il digitale, ci vorrebbero circa 670 mila euro. Infatti, in moltissimi casi, è indispensabile realizzare anche una manutenzione complessiva dei ripetitori dell’ente sovra comunale, che in tutta la Valcanale ed il Canal del Ferro sono diciotto.
    E visto che né la Comunità Montana né i Comuni dispongono delle risorse necessarie, il commissario straordinario Gianni Verona ha lanciato un appello al presidente Renzo Tondo, affinché si adoperi per reperire i fondi. Purtroppo però la scadenza del 12 dicembre è davvero molto vicina, e di certo il problema non potrà essere risolto prima della stagione primaverile. I disagi quindi, per la popolazione dell’Alto Friuli, non mancheranno.

  2. aggiornamento del 14/10/2010

    Il passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale, con il rischio che almeno 600 famiglie dell’Alto Friuli non possano più vedere i canali televisivi della Rai, è l’argomento di un question time presentato dal capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale, Renato Carlantoni. «Da notizie apprese dalla stampa – scrive Carlantoni – risulta che il passaggio dall’analogico al digitale previsto per dicembre 2010 nella Valcanale – Canal del Ferro, incontrerà seri problemi nel suo funzionamento. Intere frazioni di comuni della vallata risultano essere privi di copertura di rete e pertanto numerosi cittadini non potranno ricevere alcun segnale Rai a partire dalla data prevista».
    Per il capogruppo del Pdl, le responsabilità per un simile disservizio vanno individuate ed approfondite: «La Provincia di Udine – aggiunge – non ha dirette competenze in materia, ma nel suo ruolo istituzionale di ente intermedio ha sicuramente il dovere politico di interessarsi a questa vicenda, che ha dei risvolti, a parer mio, addirittura grotteschi, che va comunque a privare un territorio di un servizio pubblico per il quale i cittadini pagano un canone, L’ennesimo disservizio – precisa l’esponente del Pdl – da registrare in una valle già profondamente colpita da una crisi sociale e strutturale».
    Per questo Carlantoni chiede ai presidenti Pietro Fontanini e Marco Quai «l’impegno a coordinare con urgenza le azioni necessarie atte a trovare la risoluzione del problema che possono essere solo quelle di un’accelerazione dei lavori necessari alla ricezione delle reti Rai o la richiesta di un rinvio del passaggio al digitale in tempi compatibili alla garanzia del servizio da parte di tutti i cittadini residenti».

  3. pensate a internet e non a rincoglionirvi davanti alla tv!!!

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