Tolmezzo: arrestato pirata strada che ha travolto Gabriella Bano

Sulle strade del tolmezzino è stata caccia all’automobilista pirata per tutta la notte  e la giornata di oggi; automobilista che nella serata di ieri ha investito e ucciso Gabriella Bano, 69 anni, storica panettiera-pasticciera di Tolmezzo, tra i fondatori nel 1956 del primo panificio della grande famiglia Bano in città, una dinastia vera e propria del pane e della pasticceria, originaria di Padova, sviluppatasi poi anche nel campo dei distributori automatici.

La tragedia è avvenuta attorno alle 18 lungo via Paluzza, all’altezza del Consorzio Agrario, quando la donna, che abitava da sola poco distante, in via Paularo, intenta ad attraversare la strada per recarsi forse all’orto-frutta di fronte con il proprio ombrello data la forte pioggia, è stata travolta da un fuoristrada Mitsubishi Pajero grigio proveniente da nord e diretto verso il centro del capoluogo. Dopo l’impatto la vettura si è quindi dileguata in fretta e furia, facendo perdere le proprie tracce. I primi testimoni del sinistro non hanno potuto fare altro che provare a soccorrere la donna e allertare quindi i sanitari. Sul posto è sopraggiunta un’ambulanza del 118 ma per Gabriella Bano purtroppo non c’è stato più nulla da fare, è deceduta sul colpo a seguito delle ferite riportate ed è stata quindi trasportata presso le celle mortuarie dell’ospedale civile di Tolmezzo.

Il nucleo radiomobile dei Carabinieri della locale stazione assieme alle altre pattuglie a disposizione guidate dal comandante Maurizio Bonometti, si è messo subito sulle tracce del fuoristrada che a causa dell’impatto ha rotto un fanale anteriore. Controllate tutte le vetture di quel genere immatricolate in loco e verificate una ad una tutte le segnalazioni di possibili avvistamenti, per tutta la serata e la nottata, le forze dell’ordine hanno setacciato il territorio e provato a rintracciare il colpevole dell’investimento.

Alla fine i carabinieri di Ravascletto hanno identificato e arrestato, dopo serrate indagini, il pirata della strada che ieri sera ha travolto e ucciso con la propria autovettura in via Paluzza, a Tolmezzo, Gabriella Bano, di 69 anni, scappando senza prestare soccorso. A finire in manette un trentenne originario di Tolmezzo e residente a Ravascletto, Cristian Della Pietra. Denunciato a piede libero l’uomo che era in macchina con il Dalla Pietra, un 23enne di Cercivento, che è stato denunciato per false dichiarazioni ai carabinieri che lo hanno interrogato. I due sono arrivati a simulare un incidente per mascherare i danni al SUV provocato dall’investimento.

12 Risposte a “Tolmezzo: arrestato pirata strada che ha travolto Gabriella Bano”

  1. Aggiornamento 15/11/2008

    E’ durata lo spazio di una notte la caccia al conducente dell’auto ritenuta responsabile dell’investimento mortale di Gabriella Bano, 69enne di Tolmezzo, nota titolare della pasticceria Manin in piazza Garibaldi a Tolmezzo. Nel carcere di Tolmezzo è finito Cristian Della Pietra, 30 anni, di Ravascletto, con lui al momento dell’impatto viaggiava anche un 23enne di Cercivento. Il primo è ora accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso, il secondo è stato denunciato a piede libero per omissione di soccorso, favoreggiamento personale e false dichiarazioni rese al pm in sede di sommarie informazioni.

    Rapida svolta, frutto di una serrata collaborazione tra Procura e la Compagnia dei Carabinieri di Tolmezzo, nelle indagini, sull’incidente in cui giovedì, poco dopo le 18, è morta Gabriella Bano, travolta mentre attraversava la strada in via Paluzza, da un’auto che poi si è dileguata. Nonostante la forte pioggia di quelle ore, tre persone, tra cui un giovane tolmezzino appassionato di fuoristrada, hanno visto qualcosa. Inoltre, i pezzi lasciati sull’asfalto del faro anteriore destro e in particolare la guarnizione hanno permesso ai Cc, per tipologia e matricola, di risalire al tipo d’auto: una Mitsubishi Pajero. La Compagnia dei Carabineri di Tolmezzo guidati dal capitano Mauro Bonometti e il sostituto procuratore Andrea Gondolo dal momento dell’accaduto non si sono fermati un attimo, determinati a dare una risposta decisa a un fatto tanto grave quanto raro in Carnia: di casi simili non si ha grande memoria in questa zona. Così hanno contattato subito tutte le concessionarie della zona per quel tipo di veicolo: dall’Alto Friuli a Osoppo risultavano oltre 70 Pajero. Per tutta la notte 20 carabinieri, su autorizzazione della Procura di Tolmezzo, hanno bussato nelle case di decine e decine di proprietari di quel tipo di veicolo. Poi ieri mattina alle 9 sono giunti, inattesi, a casa di Cristian Della Pietra, 30 anni di Ravascletto, boscaiolo. La sua vettura parcheggiata in una zona riparata riportava danni compatibili con l’incidente: modello identico, i frantumi del faro destro che combaciano con quelli lasciati sull’asfalto in via Paluzza e un’ammaccatura sul cofano. Della Pietra è stato arrestato e, dalle prime dichiarazioni rese è emerso che, con lui, al momento del sinistro c’era un 23enne di Cercivento che è quindi stato ascoltato dagli inquirenti a sommarie informazioni e poi sottoposto a interrogatorio in quanto avrebbe rilasciato dichiarazioni ritenute autoindizianti. Della Pietra è ora in carcere a Tolmezzo «Vedremo se procedere nei suoi confronti con processo per direttissima, forse già lunedì, o chiedere una misura cautelare. Ha cercato di sviare le indagini fingendo un sinistro con un escavatore e poi cercando di ricomporre il danno. Solo in un secondo momento ha detto cosa è successo». Questa mattina intanto potrebbe essere concesso il nulla osta per i funerali di Gabriella Bano.

  2. Buonasera io sono bloodyanarkin aka Marco Bramuzzo poeta e scrittore carnico.

    Ho saputo anch’io della morte di questa povera signora, e sn rimasto doppiamente sconvolto perchè era molto amica di mia povera nonna Ritella.

    Quando ho appreso da mio padre la ricostruzione di tutta la vincenda sono rimasto schifato.C’è gente come la famiglia Bano, stimatissima da tutta la comunità, e molto religiosa, che si fa il culo dalla mattina alla sera( la signora Gabriella poi era una faticatrice instancabile e faceva la spola su e giù tra i vari panifici di famiglia) per una vita fatta di lavoro e sacrifici; arriva poi un cogl. e in pochi minuti spezza un’esistenza.

    Mi ha fatto incavolare il fatto che questo Della Pietra piuttosto di soffermarsi in un ultimo gesto di umanità per questa povera donna ha semplicemente pensato a pararsi il c.

    Mi sto per laureare in diritto, e conosco bene le leggi del nostro paese, ma di sicuro uno che agisce così è un animale e non si merita di vedersi applicata la legge degli uomini.

    Complimenti per il tuo blog puntuale e ben curato.

    Salve e scusa il disturbo del mio intervento non certo diplomatico.

  3. Aggiornamento del 16/11/2008

    Saranno celebrati domani, alle 14.30, in Duomo a Tolmezzo i funerali di Gabriella Bano, la cui salma giungerà dall’ospedale del capoluogo carnico per essere poi tumulata nel locale cimitero.

    Stasera intanto, alle 18.30, sempre in Duomo sarà recitato un rosario in sua memoria.

    La numerosa famiglia Bano, molto addolorata dal lutto che l’ha colpita, mantiene fino in fondo la dignità e la signorilità che da sempre la contraddistinguono, anche dopo aver appreso la notizia dell’arresto del giovane di Ravascletto.

    Una tristezza amara si coglie nelle parole dell’avvocato Gabriele Bano, affezionato nipote di Gabriella, il quale però neppure per un istante vuole abbandonarsi a giudizi nei confronti della persona ritenuta l’investitore della zia.

    Non vuole commentare le notizie che circolano in queste ore, e fa capire che se dovessero essere confermate il confronto più duro per l’investitore è quello con la propria coscienza. Non c’è rancore, sovrastano invece il dolore e l’amarezza per la perdita di un proprio caro. Il pensiero di un’altra parente va per un attimo alle famiglie dei due giovani coinvolti in questa storia. Intanto la comunità di Tolmezzo si è stretta attorno alla famiglia Bano cercando di alleviare il dolore per la morte di Gabriella.

    Titolare della pasticceria Manin in piazza Garibaldi a Tolmezzo, la donna gestiva con i fratelli un’attività storica: la maggior parte dei panifici e pasticcerie della città reca il nome Bano. Difficile trovare nel capoluogo carnico qualcuno che non la conoscesse.

    Clara e Lucia Delli Zotti, titolari un negozio vicino alla pasticceria di Gabriella, ricordano: «Ha abitato per più di 10 anni da noi in affitto. L’ultima volta è stata in negozio giovedì mattina a ordinare un oggetto per la sua nuova casa. Era contenta della sua villetta a schiera».

    Anche all’edicola “Il Fiammifero” ricordano molto bene Gabriella: «Abitava vicino a casa mia e veniva qui ogni giorno. La conoscevo fin da piccola – dice la titolare Gabriella Cosetti -. Era una signora mite e gentile, ha avuto una morte ingiusta, insopportabile, non si meritava tutto questo».

    Anche alla fioreria Punto verde il nome di Gabriella Bano suscita commozione. «Era una persona cara, ci mancherà. Veniva spesso a prendere il suo fiore, la sua piantina. Era così orgogliosa della sua nuova casa e del suo giardino».

  4. Buongiorno a tutti.

    Sono Genny e abito proprio a Zovello di Ravascletto.

    Conosco molto bene Cristian e tutti siamo molto dispiaciuti per l’accaduto e vicini alla famiglia Bano.

    Non voglio giustificare nessuno. Tanto meno l’atto di Cristian.

    Ma voglio rispondere a bloodyanarkin aka Marco Bramuzzo, con una semplice frase:

    “sono poche le persone che pensano, però tutte vogliono giudicare”. Prendi esempio dalla stessa famiglia Bano.

    Saluti.

    Genny

  5. Sono sempre bloodyanarkin

    Non mi interessa strumentalizzare la vicenda e nn lo farò anzi con questa chiudo il tread.

    Ci sono comportamenti che parlano da soli, sulle singole persone nn giudico, io penso che leggendo la vicenda ci si può fare un’idea come o diversa da quella che mi sono fatta io in proposito.

    Per me è morta una persona che ha rappresentato una cara amica di mia nonna nonchè una delle persone più positive di Tolmezzo, del resto mi importa ben poco: mi spiace solo di non poter essere ora al funerale per un fastidioso virus virale.

    Sicuramente io non sono Dio, e sicuramente non sono io a dover perdonare per il resto l’importante nella vita è sempre essere in pace con se stessi e la propria coscienza.

    Da parte mia questo tread è chiuso e non intendo replicare.

  6. Salve, sono Francesca volevo sicuramente stringermi al dolore della famiglia Bano per questa assurda tragedia ma anche alla famiglia del mio amico Cristian. Non intendo spendere parole sul suo comportamento assolutamente sbagliato ma solo ricordare che tutti sbagliamo chi più e chi meno e che abbandonarsi all’odio non serve a niente!

  7. Aggiornamento 18/11/2008

    Concessi gli arresti domiciliari a Cristian Della Pietra, il 30enne di Ravascletto che giovedì scorso, a Tolmezzo, era al volante dell’automobile che ha travolto, per poi dileguarsi nel nulla, la 69enne Gabriella Bano, nota titolare di una pasticceria a Tolmezzo, morta in seguito alle ferite riportate. Nell’udienza di convalida che si è tenuta ieri a Tolmezzo il giudice per le indagini preliminari, il dottor Alberto Scaramuzza, ha convalidato l’arresto di venerdì e concesso gli arresti domiciliari al giovane, assistito dall’avvocato Francesco Marcolini e per cui il pm, il dottor Andrea Gondolo, aveva chiesto la misura cautelare in carcere.

    A carico di Della Pietra, che ieri pomeriggio è tornato a casa, si ipotizzano i reati di omissione di soccorso e di omicidio colposo. Gli inquirenti con ricerche a tappeto sono risaliti a lui e ad un 23 enne di Cercivento nel giro di una notte. Intanto ieri sono stati celebrati a Tolmezzo, in un duomo gremito di persone, i funerali di Gabriella Bano, celebrati da don Angelo Zanello e dal parroco di Zovello di Ravascletto, paese di Cristian Della Pietra. Presenti tanti cittadini comuni e autorità. Spiccava inoltre il labaro della Sezione tolmezzina dell’Ado.

    Don Angelo Zanello ha ricordato che Gabriella Bano fu, 30 anni fa, la prima presidente della sezione di Tolmezzo dell’associazione donazione organi, prima sezione allora in Carnia. Ha ricordato come il carattere distintivo della donna fosse una grande disponibilità verso gli altri e quando dopo una funzione in via Paluzza lo invitò a casa sua, poco distante, in via Paularo. Don Angelo ha ricordato la gioia e l’orgoglio con cui gli mostrò la sua nuova casa, quella fu l’ultima volta che la vide.

  8. Salve a tutti…

    Leggendo i commenti del Signore bloodyanarkin aka Mauro Bramuzzo mi vien da ridere…

    Vuoi far credere di essere un santo?!? Il Signore ha detto: “chi è senza peccato scagli la prima pietra…” dato che tu, e ti do del tu, perché non meriti altro, sei perfetto attendo di vederti scagliare la prima pietra…

    Quello che ha fatto il mio grande amico Cris, è sicuramente sbagliato, non lo difendo, ma non lo potete nemmeno accusare.. voi mettendovi nei suoi panni cosa avreste fatto? Come avreste reagito? Sicuramente direte: “mi sarei fermato a vedere della persona”.

    Questo lo dice una mente lucida, ma dopo il botto, la paura fa brutti scherzi, ti prende il panico e non ragioni più…

    Ora caro Signore bloodyanarkin si metta a riflettere, e pensi, senza conoscere questa persona come posso giudicarla? Come posso dire è un pirata della strada? Quando non sa ne come sono in realtà i fatti, ne a che velocità andava quella sera?

    E poi prima di giudicare subito gli altri provi a guardare dentro casa sua, e i suoi problemi che sicuramente ne avrà ben oltre la testa…

    Un grandissimo abbraccio e un grandissimo bacio a Cris…

    Grazie per chi è ancora vicino a Cristian e alla sua famiglia….

    Ciao mutucel…

    La ninne e la tô femine…(sara e jex)

  9. Salve, purtroppo il destino non si puo’ ne aggirare ne cambiare, sia la donna che Cristian si sono trovavati nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, dopo l’accaduto i se e i ma non valgono a niente.

    Certamente Cristian non ha fatto un bel gesto a non fermarsi, ma in situazioni simili penso che il 90% avrebbe agito similmente, in quei momenti penso che la testa ragioni per conto suo senza la tua volonta’.

    Purtroppo non e’ il primo caso, e magari fosse l’ultimo.

    Cristian se mi leggi fatti forza perche’ sta tutto in te nel superare questo momento di deviazione. MANDI

    [email protected]

  10. rispondo a tutti quelli che proteggono e difendono le gesta disoneste e non responsabili di cristian…. si può essere così disonesti da simulare un incidente con uno scavatore,sperando di farla franca??? eh?? vi sembra onestà e umanità questa??? siamo animali o siamo esseri umani……una persona che era ancora in gamba è finita sotto terra per colpa della negligenza sulle strade,per colpa della fretta e della non curanza del prossimo.e se era un bambino con tutta la vita davanti?? e se era vostro figlio?? cosa dicevate,cosa pensavate?? non credo che sareste così pronti a perdonare..non credo.essere disonesti a tal punto da andare a letto senza pensiero di aver ucciso un altro esser umano,e soprattutto sperando di non essere beccato fà di lui una brutta persona.e soprattutto per niente umana.e con questa chiudo.

  11. non credo che tu conosca cristian così a fondo da giudicare..

    non credo che tu sappia il suo pensiero e non conosca il pensiero del ragazzo che era in macchina con lui… non credo che tu sappia cos hanno fatto quella sera e la mattina dopo… non credo tu sappia un bel niente!! finiscila di sparare cazzate per piacere!!

    sono sicura che saresti scappato anche tu!!

    ho gia detto: hanno sbagliato sul fatto del simulare l’incidente e nient altro!!!

  12. se era ubriaco o altro sono solo fatti suoi… se investi una persona ti fermi punto e basta, io non conosco la dinamica lui può anche esser andato piano e magari l’incidente non è colpa sua ma il fatto che non abbia prestato soccorso non ha alcuna scusa!

    mi spiace ma per gente così ci vorrebbe la galera e non rimandarli a casa dopo qualche giorno…

    vorrei vedere cosa penserebbe se al posto della signora ci fosse stato un suo familiare…

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