Tolmezzo: carceri in crisi per sovraffollamento e debiti con la Ass

Sovraffollamento, problemi con l’assistenza sanitaria e mancanza di fondi per la formazione dei detenuti. Sono questi i problemi principali che ho accertato nel corso della mia visita nel carcere di Tolmezzo . Lo ha detto il consigliere regionale Roberto Antonaz

Il quale assieme al consigliere comunale Stefano Nonino ha voluto rendersi personalmente conto della situazione all’interno della casa circondariale tolmezzina.

 

L’assistenza sanitaria per i detenuti del carcere di Tolmezzo rappresenta una delle criticità fatte emergere dal consigliere regionale Roberto Antonaz. «Mi è stato riferito dalla direttrice Silvia Della Branca che il debito dell’aministrazione penitenziaria nei confronti dell’Azienda sanitaria n° 3 “Alto Friuli” è ormai vicina ai 300 mila euro -riferisce Antonaz-. In pratica l’assistenza medica all’interno della Casa circondariale è garantita con alcune convenzioni: cinque medici generici e due o tre specialisti. Ma, spesso, succede che ci sia la necessità di ulteriori accertamenti clinici o del pronto soccorso e allora i detenuti vengono portati nel vicino ospedale, che dista poco più di un chilometro. Queste prestazioni però sono a pagamento e così il debito nei confronti dell’Ass n° 3 aumenta. Sarebbe molto più saggio trasferire le competenze della sanità direttamente all’azienda sanitaria, così si eviterebbero anche le spese per la contabilità. Ci sono persone che devono tenere i conti per il carcere e dall’altra parte chi contabilizza come mancate entrate i soldi mai incassati: un’ipocrisia che lo Stato può e deve cancellare». Per quanto riguarda l’assistenza c’è anche da segnalare che la pinata organica degli educatori prevede sei persone, mentre quelle assegnate, ed effettivamente in servizio sono due. A questi si aggiunge uno psicologo, che nella pianta organica non è previsto, ma che invece è stato assegnato