San Giorgio di Nogaro: se anche il lusso delle imbarcazione Cranchi entra in crisi


La crisi a parere di molti avrebbe appena sfiorato alcuni settori che si occupano di prodotti ad alta tecnologia o quelli che sconfinano nel lusso per pochi; e invece non è così e a San Giorgio di Nogaro i lavoratori della Cranchi , sapranno solo l’11 settembre dal MV di oggi (data infausta per l’occupazione nella Bassa Friulana, nel 2008 fu sequestrata la Caffaro), giornata in cui verranno consegnati gli emolumenti di agosto, se lo stabilimento riaprirà i battenti oppure se si dovrà attendere il 2010 per la ripresa delle attività, in quanto tutto è preordinato alle risposte che l’azienda avrà dalle varie fiere internazionali del settore dove la Cranchi presenterà i modelli di ultima generazione che dovrebbero dare continuità allo stabilimento sangiorgino. Forte preoccupazione dunque sul futuro della Cranchi di San Giorgio di Nogaro, azienda leader nella costruzione di imbarcazione da diporto ad alta tecnologia, conosciuta a livello mondiale con soprannome di “Ferrari della nautica”, che dal 1 agosto ha messo tutto il personale dello stabilimento sangiorgino (una sessantina di persone) in cassa integrazione ordinaria, dopo che l’azienda aveva anticipato la messa in ferie di tutte le maestranze per tutto il mese di luglio. Resta però l’incognita di cosa accadrà dopo l’11 settembre: ovvero se l’attività verrà ripresa oppure no, ed è questo che crea maggior apprensione. Anche la Cranchi, dunque risente della crisi che sta coinvolgendo tutti i settori. «Una crisi, però – afferma Antonino Mauro della Uil – di cui poco o nulla si sa essendo tutto nelle mani del sindacato di Piantedo (Sondrio) dove si trova la sede principale della Cranchi». Le difficoltà dell’azienda nascono all’inizio del 2009 quando la direzione aziendale di San Giorgio di Nogaro chiede ai lavoratori di restare a casa 3 giorni al mese per un totale di 18 giorni nell’arco di 6 mesi (da gennaio a giugno), poi tutto luglio in ferie e dal 1 agosto sono stati messi in cigo (anticipata dall’azienda) fino al 18 settembre. Ricordiamo che la Cranchi nasce nel 1870 e si trasforma per una naturale evoluzione da laboratorio artigianale in azienda industrializzata altamente tecnologica. Dal 1970 diventa leader nel settore della nautica da diporto con la produzione di “barche” frutto di un continua ricerca atta a soddisfare le esigenze del mercato di fascia alta. Nell’area industriale dell’Aussa Corno è presente dal 1997, con il Centro Prove “Italo Monzino” dove vengono testati i prototipi e le presentazioni ufficiali dei nuovi modelli di imbarcazioni della Cranchi; dal 2001 avvia lo stabilimento all’avanguardia, “e senza eguali” per la produzione di “barche”. L’azienda esporta il 43 Paesi.