Tolmezzo: contro i piccioni che sporcano arrivano i falchetti a nolo

di Tanja Ariis.

«La nostra città è senz’altro accogliente, pulita e sicura. E a questo proposito rivolgo il mio plauso ai nostri uffici e al personale preposto alla manutenzione e pulizia, ma anche al personale avventizio impiegato in questo settore con lavori socialmente utili, lavori di pubblica utilità, vouchers, borse lavoro ed anche ai carcerati che per alcuni mesi all’anno hanno svolto questo servizio. Che poi ci siano maleducati che volutamente ignorano l’esistenza dei cassonetti stradali per la raccolta dei rifiuti, dei portacicche al di fuori dei locali pubblici, dei raccoglitori per gli escrementi di cani, su questo, non saprei cosa dire. Posso solo dire che si tratta di una infima minoranza di cittadini di Tolmezzo e della Carnia». Respinge con forza il sindaco, Dario Zearo, l’immagine di una città messa in discussione sotto il punto di vista della pulizia e sicurezza dal consigliere Franco D’Orlando che, con un’interrogazione, gli obiettava la pericolosità nel sottoportico del tribunale e la sporcizia tra il civico 15 e 17 di via Matteotti per il “bombardamento aereo” messo in atto dagli irriducibili piccioni. Il transito nel sottoportico del tribunale, specie sul lato via Duomo e piazza Centa, rilevava D’Orlando, è particolarmente problematico quando piove con allagamenti e un’accentuata scivolosità del pavimento in marmo: molte persone negli anni sarebbero cadute per questo. Per il consigliere vanno riviste le pendenze, sistemati gli scarichi e, se necessario, sostituito il pavimento. Zearo ha replicato che già due anni fa sono state installate delle vetrate laterali che hanno giovato alla situazione e sono stati collocati dei tappeti antisdrucciolo, poi rimossi per i lavori al tribunale, ma che verranno ricollocati. Zearo ha anche spiegato di aver in mano un preventivo per 8 mila euro (più iva) per bocciardare il pavimento in marmo, ma che i fondi per quest’anno non ci sono. Sul problema piccioni Zearo ha spiegato che esso riguarda tutta la città, duomo compreso, e che l’amministrazione comunale ha cercato di capire che soluzioni si possano adottare: l’opzione di dare cibo anticoncezionale ai piccioni si rivelano improponibili per il Comune per i costi preventivati (200 euro a piccione ad anno), per cui la soluzione potrebbe essere piuttosto quella di noleggiare dei falchetti che allontanano i piccioni, spaventandoli. Il costo qui è, per un’azione che dura tre mesi (il primo mese verrebbero effettuati 4 interventi al giorno di 2-3 ore) di 2 mila e 880 euro. Zearo ha anche osservato che non si dovrebbero alimentare i piccioni, mentre purtroppo ci sono persone che, nonostante le continue multe, continuano a dar loro da mangiare soprattutto nel centro storico.