Tolmezzo frena sull’elettrodotto

Dal MV di oggi

Elettrodotto Burgo, l’iter autorizzativo continua, anche se Tolmezzo e la Provincia di Udine frenano. Ieri a Roma, al ministero delle attività produttive, si è tenuto un altro round della Conferenza dei servizi, deputata a dare o meno il via libera “romano” all’impianto, sempre in attesa dell’autorizzazione finale che compete alla Regione.
Da un anno, ricordiamo, il gruppo cartario Burgo ha depositato domanda ed elaborati progettuali per ottenere l’autorizzazione alla costruzione di un elettrodotto interrato da 220 KV tra Wurmlach (in Austria) e Somplago. Alla conferenza hanno partecipato, oltre ai proponenti, i comuni interessati, nonchè il presidente della Comunità montana, Lino Not, l’assessore provinciale, Enore Picco e un tecnico della Regione. Si è subito compreso come gli amministrazioni carnici non fossero uniti nella loro posizione riguardo all’impianto. Se i comuni della valle del But e Comunità montana hanno valutato in modo positivo le modifiche tecniche del proponente, Tolmezzo e la Provincia hanno preso tempo. «Abbiamo sospeso il giudizio – ha detto il vicesindaco, Luigi Cacitti – non tanto per le questioni tecniche, ma per una amministrativa: attendiamo infatti che la Regione esca allo scoperto, si confronti con le amministrazioni locali sull’impianto e soprattutto ci dica se l’elettrodotto è veramente indispensabile. Tra l’altro il tecnico della Regione ha ribadito che è imminente il varo del piano energetico regionale».<br />
Se Tolmezzo attende novità dalla Regione prima di affrontare di nuovo il problema del tracciato con la ditta proponente, Zuglio, con il vicesindaco Gianpietro Tomat, ha dato parere negativo alla proposta di tracciato ritenuto troppo impattante per quel piccolo comune. «L’incontro – precisa invece una nota della Regione – non ha consentito di concludere in modo soddisfacente l’esame degli atti. La Regione dal canto suo ha fatto presente che la linea Wuermlach-Somplago potrà essere autorizzata solo previa intesa formalmente espressa dalla Giunta regionale».