Tolmezzo: i dati della crisi che colpisce il turismo in Carnia nel 2011


foto altofriuli.com

È crisi per il turismo in Carnia, almeno secondo i dati della Confcommercio. Secondo le rilevazioni di Turismo Fvg relative ai primi quattro mesi del 2011, se la montagna in generale ha visto gli arrivi al -2,3% e le presenze al -6,5%, le cifre del comprensorio carnico sono realmente da depressione, ha spiegato Confcomemrcio, -5,5% gli arrivi e -6,9% le presenze. Ma, al di là dei freddi dati statistici, l’impressione che gli anni d’oro siano ormai passati accompagna gli operatori da molte stagioni. «Riuniti nella sede di Confcommercio Tolmezzo  per discutere sull’andamento turistico della Carnia – ha detto Paola Schneider – gli albergatori lamentano un calo di arrivi nelle proprie strutture che fino a oggi sfiora il 20%. Non basta. Quelle che mancano sono in particolare le prenotazioni per i due mesi clou del’estate, luglio e agosto. Alla base di tutto – ha concluso – ci sono errori che si è finiti per pagare pesantemente». Gli albergatori si stanno riunendo per cercare di trovare una strategi: «Ci presenteremo direttamente all'Assessore al turismo che forse non sa che la Carnia sta soffrendo ormai da troppi anni».

2 Risposte a “Tolmezzo: i dati della crisi che colpisce il turismo in Carnia nel 2011”

  1. Non capisco chi sia il destinatario dello sfogo della Schneider, e degli operatori turistici in generale. Ha ragione nel suo dire il prof. Davoglio che, portando esempi, si chiede se invece la responsabilità della debacle annunciata non sia causa degli stessi operatori del settore. Questi non possono pretendere di dare indicazioni quando per primi non accettano di dialogare tra loro e mal tollerano "l'ingerenza esterna". Parlano di errori…chi li ha fatti?..chi fa soffrire la Carnia? Quattrini ne sono arrivati..come sono stati utilizzati?

  2. aggiornamento del 08/07/2011

    di Tanja Ariis
    Il presidente di Carnia Welcome, Massimo Peresson, ribatte all’assessore regionale Federica Seganti che aveva invitato la Carnia a svegliarsi e a fare proposte sul fronte turistico: «le proposte le abbiamo fatte – dice Peresson – ma forse parlavamo in carnico troppo stretto per l’assessore Seganti e non ci siamo capiti. Se è vero che è disposta a finanziare i nostri grandi eventi, glieli riproponiamo. Intendiamo puntare sul turismo sportivo-attivo (come gran fondo e ciclismo), su manifestazioni che destagionalizzano l’offerta, che fanno conoscere il nostro territorio. La Carnia è stata esclusa dai grandi eventi e spiace vedere – osserva Peresson – che l’assessore Seganti confonda il Tarvisiano con la Carnia. Facciamo presente che la coppa del mondo per disabili ha riempito gli alberghi di Arta Terme. Per il mondiale di Trial siamo a mille presenze di atleti, escluso il pubblico, per i mondiali di corsa siamo già a 800. Il buco di Promotur – continua Peresson – non è certo creato in Carnia che, con lo Zoncolan, consegna più di un milione di utile. Si veda altrove». C’è poi il tasto dolente della promozione della Carnia. «Nel sito di Turismo Fvg – osserva Peresson – non ci sono punti di interesse in Carnia fra i 20 proposti. Nella home page non figura la Carnia», idem nei siti archeologici ed altre voci. Paola Schneider, presidente fino al 2009 di CW, nei giorni scorsi, aveva denunciato una crisi drammatica del turismo in Carnia. Il consigliere di CW Renzo De Prato ora le chiede: «cosa ha fatto per modificare il trend negativo, se è vero che dal 2004 al 2010 si è passati da 800 mila a 400 mila presenze?». «Nel 2009 – afferma De Prato – le presenze, secondo i dati Turismo Fvg sono 4.400 e nel 2010 4.422. C’è un calo sui primi 4 mesi del 2011. Il fatturato di CW delle prenotazioni alberghiere è passato, grazie al lavoro di Peresson e di Francesca Bruni, dai 9 mila euro del 2009, ai 350 mila del 2010, fino ai 470 mila del 2011. Nel 2008, per avviare con il direttore tecnico l’agenzia incoming, CW aveva 450 mila euro l’anno, in parte da Turismo Fvg e per 180 mila dalla Comunità montana della Carnia, ma i fondi sono stati tagliati. Ciò ci ha creato – spiega De Prato – anche un debito e abbiamo tagliato 120 mila euro di consulenze, stipendi e indennità. Se entro il 25 luglio non ci arrivano i 110 mila euro che ci sono necessari finiamo col dover liquidare Carnia Welcome, che oggi vive con i 170 mila euro di Turismo FVG e con le quote».

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