Tolmezzo: il 3/10/09 Convegno di Medicina interna del dott. Di Piazza

Anche quest’anno il Convegno di Medicina interna dell’Alto Friuli calamiterà sabato a Tolmezzo circa 250 medici degli ospedali del Fvg, di regioni limitrofe e medici di medicina generale. Giunto alla 10ª edizione, è l’appuntamento più atteso dell’anno in questo settore dai medici della regione e non solo, in quanto porta a Tolmezzo i luminari delle singole discipline, con i loro casi clinici e le ultime novità, rivelando informazioni particolarmente preziose nella pratica quotidiana per i medici internisti e di Pronto soccorso degli ospedali e di base, ma anche per gli specialisti. Il convegno rappresenta una rilevante occasione di aggiornamento e confronto professionale, ma anche un punto di partenza per rapporti e contatti a cui i medici ricorrono poi sempre più spesso in un maggior legame anche tra ospedale e territorio. Così con un lavoro immenso di organizzazione che ricomincia ogni anno al termine di ogni convegno per assicurarsi sempre per l’edizione successiva nuovi opinion leaders in altre discipline, anche quest’anno la Medicina dell’Ospedale di Tolmezzo, diretta dal primario dottor Vito Di Piazza, organizza sabato,all’Auditorium di Tolmezzo, l’atteso Convegno di Medicina Interna. Presenti anche il rettore dell’Università di Udine ed il direttore dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Friuli. Sarà l’occasione per approfondire temi come l’infezione da HIV, la compromissione del sistema nervoso centrale con le principali malattie autoimmuni, la gestione dei pazienti con cirrosi epatica, le linfoadenopatie. A soffermarsi sull’amiloidosi sarà il referente mondiale per questa malattia dal 2006 al 2012, il professor Giampaolo Merlini. Momento importante la tavola rotonda con discussione di casi clinici verificatisi nella Medicina dell’Ospedale di Tolmezzo che offre sempre una casistica ampia. <br />
«Viene organizzato annualmente un convegno di medicina interna per la ferma convinzione – spiega Di Piazza – che il medico internista debba riappropriarsi di un ruolo preminente e fondamentale, in un momento in cui nella sanità si stanno dando risposte frazionate, spesso troppo specialistiche e settoriali ai problemi clinici dei malati. L’internista ha il compito della sintesi e della valutazione unitaria e globale dell’ammalato, purtroppo sempre più carenti nella medicina attuale».