Tolmezzo: inventato il quaderno elettronico

Anche nella scuola continua inesorabile un’evoluzione che la cambierà profondamente anche in tradizioni che sembravano intoccabili; dopo l’iniziativa di mettere sul web voti e giudizi degli alunni (cosa su cui nutriamo alcune perplessità visto che i genitori parlano già poco adesso con gli insegnanti e quindi se consultano il web al posto dei professori a scuola chi li vede più!) tocca ora al quaderno elettronico inventato, udite udite, a Tolmezzo Innovazione e montagna. Un binomio destinato a dare un futuro all’Alto Friuli, esportandone il nome in tutta Europa. Se in questi ultimi anni il polo scientifico e tecnologico di Amaro è cresciuto enormemente mettendo in cantiere progetti e prodotti all’avanguardia, nasce da un’intuizione di un giovane tolmezzino lo strumento elettronico e multimediale che potrebbe mutare il futuro della scuola. É HandBookS, una sorta di quaderno elettronico ideato da Matteo Macoratti e da Bruno Vici, che insieme hanno fondato la società Sinapsi. Leggero, non ingombrante, innovativo, caratterizzato da un prezzo contenuto, HandBookS è già stato brevettato ed ora è in fase di sperimentazione in diverse scuole italiane.<br />
«La macchina – spiegano i due ideatori – è semplice, in grado di supportare modi e strategie della didattica moderna. É esente da fattori patogeni, come la scoliosi e il tunnel carpale e poiché l’uomo ha una mano che non è stata creata né per la tastiera né per il mouse, su HandBookS si scrive a mano, come su un foglio di carta». Macoratti e Vici, creando HandBookS hanno proprio voluto restituire agli utenti i vantaggi degli strumenti analogici sfruttando la potenza del digitale. «Siamo convinti che una volta intuito a pieno il suo potenziale, nascerà immediatamente la voglia di sfruttarlo».
L’intuizione dei due ingegneri è stata quella di unire una tecnologia hardware già esistente con un software in grado di riprodurre, attraverso l’informatica, i gesti quotidiani del mondo scolastico. «Gli studenti di tutte le età – spiega Macoratti – possono facilmente scrivere, dipingere, archiviare, lavorare in gruppo, dialogare con i compagni e i docenti. HandBookS permette infatti di utilizzare il video come un normalissimo foglio di carta, ma contemporaneamente consente di condividere con i docenti i grafici e i testi elaborati».
In un video inserito sul sito
www.sinapsionline.org, è possibile farsi un’idea sul funzionamento dell’innovativo prodotto, confrontato con il tradizionale libro di testo. Macoratti e Vici hanno lavorato quattro anni per arrivare alla concretizzazione di HandBookS, con il supporto di una ventina di tecnici, investendo nel progetto diverse centinaia di migliaia di euro. Un’idea nata tra i banchi della scuole carniche, durante la messa in atto del progetto Teledidattica avviato dalla Provincia di Udine

3 Risposte a “Tolmezzo: inventato il quaderno elettronico”

  1.  Ciao,
    preparando un intervento relativo ai Blog (degli amici mi hanno chiesto di intervenire ad un seminario, il 5 dicembre 2009, a Comeglians) e mi sono imbattuto in questa pagina;
    spero tu non pubblichi questo commento, ma che corregga il tuo post si!!!
    Vici non è inventore di HandBookS, ma solo Macoratti…
    Su HandBookS vi è un brevetto internazionale e ora verranno depositati altri 3 brevetti, il cui inventore è sempre Macoratti.
    Grazie, e scusa l’autoreferenziazione!
    Macoratti Matteo 

  2. @ Matteo Macoratti  #1

    Mandi

    ti sei "imbattuto"(?) in un blog che ha + di 4 anni di storia alle spalle e festeggia i 350.000 ingressi proprio in questi giorni.

    Starai anche preparando un intervento sui Blog ad un seminario, ma mi pare che tu il fenomeno lo conosca poco 🙂

    Qui non c’è nessun problema a pubblicare commenti e anzi mi vanto del fatto che (a parte un caso in cui si diffamava una persona e mi si minacciava) sono riuscito a mantenere libera la possibilità di commentare il blog senza l’obbligo di registrazione dell’utente in tutti questi anni!

    Per cui il commento rimane lì e prendo atto della tua precisazione. Devi sapere però, che le informazioni per scriverlo, le ho tratte da un articolo pubblicato proprio a fine settembre 2008 da quotidiano il Gazzettino: quindi forse era quella la comunicazione realtiva alla tua azienda che avresti dovuto controllare e (permettimi un consiglio) sarebbe  opportuno un costante monitoraggio su internet e sui media in generale, su quello che potrebbe venire pubblicato sulla tua azienda e sui tuoi prodotti, in modo da averne immediata cognizione di causa .

    Spero di farà piacere sapere che questo post da allora è stato letto 248 volte di cui 214 "Visualizzazioni di pagina uniche " e il tempo medio che i visitatori hanno trascorso visualizzando questa pagina è stato di 00:03:29, mentre la "Frequenza di rimbalzo" è stata del 77,78% e la  percentuale di abbandono del sito registrata su queste pagine o questa pagina è stata del 76,61%.

    Vuol dire che 248 visitatori ti hanno cercato sui motori di ricerca (e non casualmente) 214 volte su 248 e che il 76% ha abbandonato il mio blog dopo aver letto il post.

    Ti saluto con i miei complimenti per le tue attività e i tuoi brevetti. Al seminario pur invitato, non ci potrò essere.

    Aldo Rossi

  3. Ci tengo a sottolineare che il termine "imbattuto" si riferisce alla pagina in questione, non al tuo blog!
    L’errore, lo so benissimo, è stato del giornalista che ha pubblicato l’articolo sul quotidiano in questione (e il bello è che gli ho consegnato, come da lui richiesto, delle risposte scritte ad un insieme di domande da lui preparate), e sulla sua svista ne discussi con lui, a suo tempo.

    Per quanto riguarda le competenze, per dinci, certo che non sono un blogger, ma dopo una laurea in informatice, un master post laurea inerente all’albito della rete, la progettazione, costruzione e gestione di portali da 5 anni ad oggi (ad esempio http://www.sbilf.org, 188920 visite sino all’anno scorso – oggi non lo gestisco più io – con centinaia di spazi di produzione e discussione, come ad esempio il giornale online (www.sbilf.org/giornale) e diverse centinaia di utenti che vi accedono al giorno – le statistiche sono eventualmente disponibili online 🙂 ) forse qualcosa da dire, magari "di striscio", potrei anche avercela;
    il mio intervento al seminario è stato infatti a carattere tecnico, per spiegare cosa sia un blog, come si fa un blog, quale sia la terminologia di base di questo strumento/ambito.
    A proposito, ringrazio a riguardo al blogger Francesco Brollo, che ha pubblicato sul suo blog gli interventi della serata.

    Buon lavoro!

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