Tolmezzo: morto Sisto Iob, manager delle Cartiere Ermolli

È deceduto l’altro ieri all’ospedale di Udine Santa Maria della Misericordia, dove era stato ricoverato pochi mesi fa, Sisto Iob, dal 2007 presidente del Consiglio di amministrazione della società Cartiere Ermolli spa di Moggio Udinese. Aveva 63 anni. Lascia la moglie e un figlio mentre un secondo figlio era deceduto prematuramente a 17 anni per una grave malattia. Le esequie saranno celebrate martedì nella Chiesa di san Giovanni, al Bearzi.
Nato a Tolmezzo nel ’46, aveva cominciato a lavorare nel ’66 in alcune aziende piemontesi del settore dopo il diploma come tecnico cartario. Nel 1976 era rientrato in Friuli e cinque anni dopo aveva iniziato l’attività di libero professionista, come dottore commercialista, a Udine, dopo avere conseguito la laurea a Milano e l’abilitazione nell’ateneo di Trieste. È stato consulente tecnico del tribunale di Tolmezzo e nel 1986 è diventato responsabile delle relazioni sindacali, della gestione del personale e del controllo di gestione alla cartiera di Ovaro. Con le stesse funzioni viene chiamato alla Cartiera Romanello dal 2000 al 2002. Dall’89 al ’94 è stato capo delegazioni degli industriali della Carnia e dal 1994 presidente del Collegio sindacale dell’Assindustria di Udine.<br />
Manager stimatissimo amava spesso ripetere ai suoi collaboratori: «Abbiamo seminato tanto e presto raccoglieremo i frutti». Il suo rapporto diretto, semplice e umano, sempre instaurato con il personale, viene ricordato come una delle sue principlai peculiarità. Il suo lavoro – è il parere di tutti – ha gettato le basi per il futuro delle Cartieter Ermolli.

2 Risposte a “Tolmezzo: morto Sisto Iob, manager delle Cartiere Ermolli”

  1. Il suo lavoro – è il parere di tutti – ha gettato le basi per il futuro delle Cartieter Ermolli……
    e lo dite voi…….

  2. Complimenti,bel futuro delle Cartiere Ermolli.
    Provate a chiederlo ai dipendenti dello stabilimento di Crevacuore
    se  la pensano così….
    Meno male che c'è stata una gran semina e che raccolto!
    Vergogna!

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