Tolmezzo: negozianti soddisfatti delle vendite natalizie, boom di “gugjét” e cultura


foto altofriuli.com

di Tanja Ariis

Nel periodo natalizio il commercio, tutto sommato, ha tenuto a Tolmezzo, orientandosi però più sul regalo solidale, sui prodotti agroalimentari locali, su libri e soprattutto il regalo più trendy del Natale 2011 è stato il gugjét in argento di Pellegrina. Per averlo gli interessati hanno raggiunto da ogni parte della regione il laboratorio orafo tolmezzino che l’ha riscoperto anni fa, che è attivo da 30 anni e ha lavorato il 25% in più a ridosso delle feste per accontentare le richieste dei clienti di avere dei regali personalizzati e unici. Hanno riscosso il fascino di sempre anche i giocattoli per bambini, anche se l’occhio al prezzo è stato quest’anno più attento. Non conosce crisi il settore degli articoli per animali. Meno bene l’abbigliamento che comunque non ha raggiunto i livelli al ribasso toccati a livello nazionale e che attende ora i saldi. In genere, rivelano i negozianti, si è cercato un regalo più economico degli scorsi anni e allo stesso tempo la scelta, a parità di prezzo, si è orientata il più possibile su doni più originali. Dalla “Bottega del mondo” a ridosso di Natale sono uscite borse degli acquisti voluminose e tra i volontari qualcuno ammette di aver lavorato bene, più dello scorso anno: «In tempi di crisi si guarda di più al regalo solidale». A “L’Isola dei tesori” dove i protagonisti sono gli animali di casa spiegano di non essersi accorti della crisi. «Qui – dicono – siamo in crescita tutto l’anno e sotto Natale è andata molto bene. Abbiamo venduto tanti articoli per gli amici a quattro zampe». Cambiamo settore e testiamo com’è andata per i giocattoli. Al “Paradiso dei bambini” la titolare afferma di non aver fatto ancora confrontato in modo preciso i numeri dello scorso anno e di quest’anno, ma di aver avuto l’impressione di aver lavorato bene: «Magari – osserva – c’è stata più attenzione nella spesa, prediligendo articoli più economici, ma il giocattolo per bambino va sempre». Hanno lavorato bene soprattutto con i cestini di Natale a “Carnia antiche tradizioni” che offre una vasta scelta di prodotti locali, a conferma che l’agroalimentare premia ancora. Buon riscontro anche per gli articoli per la casa di “Chelonia”, dove commentano: «non possiamo lamentarci, abbiamo lavorato qualcosa in più dell’anno scorso e venduto un po’ di tutto: non c’è stato un articolo che è andato più di altri». Registriamo una certa soddisfazione anche nelle parole del titolare de “La Corte del libro”: «Sotto Natale – dice – è andata molto bene con un bell’incremento delle vendite. Non abbiamo risentito del periodo di crisi. Quando c’è crisi le persone cercano rifugio nella cultura e tutto ciò che è cultura ha funzionato».