Tolmezzo: ritorna il liceo classico, al Paschini dal 2012 si studieranno di nuovo latino e greco

di Tanja Ariis

C’è una grande novità per gli studenti della Carnia, di Valcanale e Canal del Ferro, del Gemonese: il liceo classico statale sarà pronto a partire in città nell’anno scolastico 2012/2013. Sabato con “Scuole aperte” dalle 14 alle 18 l’Isis Paschini, di cui il nuovo indirizzo fa parte, illustrerà i suoi quattro licei con la “new entry” appunto del classico, accanto agli indirizzi già esistenti di linguistico, scientifico e scienze umane. Il Paschini ha già visitato tutte le scuole medie della Carnia e di Sappada, del Canal del Ferro e del Gemonese. Ora attende sabato e il 21 gennaio genitori e futuri allievi nelle sue sedi. «I nostri quattro indirizzi – dice la dirigente del Paschini, Lucia Chiavegato – sono in grado di soddisfare gli interessi e i talenti naturali di ogni adolescente che si avvia a costruire il suo futuro». La novità più saliente è l’attivazione del liceo classico statale: indirizzo già avviato al Paschini nel 1994, quando però la coesistenza in città con il liceo paritario, oggi in via di esaurimento, non gli consentì la sopravvivenza. In seguito, viste le insistenti richieste sul territorio di un liceo classico statale e la chiusura di quello paritario, il Paschini ne ha chiesto la riattivazione già dal 2011-2012, forte anche di una trentina di manifestazioni di interesse delle famiglie. L’autorizzazione regionale è però giunta così a ridosso delle iscrizioni da rendere incerte le famiglie sul da farsi e necessario il rinvio della sua partenza. Ma ora tutto è pronto, come spiega Chiavegato: «Il classico ora è certezza, lo abbiamo ottenuto, la scuola è pronta, tutto ora dipende dalla fiducia che il territorio ci darà». Il liceo classico più vicino è quello di Udine e avere un liceo classico a Tolmezzo evita agli studenti, specie carnici, un pendolarismo faticoso e oneroso. «Nella migliore delle ipotesi – osserva Chiavegato – sono due ore di viaggio al giorno, ma se uno studente viene per esempio da Forni di Sopra è improponibile». Ma c’è anche un’altra novità: chi proviene dalla scuola media statale di Tolmezzo e vuole proseguire la propria formazione musicale potrà farlo. Verranno infatti offerte, grazie a una apposita convenzione, in aggiunta al piano studi dei licei, trenta ore di insegnamento dello strumento musicale, in continuità con il percorso avviato. «Il nostro istituto – spiega Chiavegato – si farà carico almeno del 50% dei costi di docenza, percentuale che potrebbe aumentare, se riusciremo a reperire nuovi finanziamenti».

Una risposta a “Tolmezzo: ritorna il liceo classico, al Paschini dal 2012 si studieranno di nuovo latino e greco”

  1. ermes dorigo

    VISTI DA DIETRO LA CATTEDRA
    Introduzione all’antropologia studentesca

    In certi momenti la partecipazione è molto alta, quando si distribuiscono i pasticcini per festeggiare il compleanno di qualche compagno/a o quando, approfittando della festa della donna e della donazione delle mimose, i maschi approfittano per sbaciucchiare o palpare le compagne. Poi, nelle ore normali, l’elettroencefalogramma torna malinconicamente piatto in sintonia con l’abbigliamento massificato: tutti in jeans e maglione: ripristinare l’obbligo per le ragazze di venire a scuola con le gonne? ( indire un referendum!) … In altri momenti la classe è viva, e si capisce: Il professore non arriva. Evviva!”….Sembrano attenti, ma se guardi bene, lo sguardo è perso nel vuoto, sulla parete bianca in cui molti disegnano i loro sogni di evasione o la dipingono coi grigio della loro noia o con immagini di torture al professore… Molti sono intenti a prendere appunti, suppone orgoglioso l’insegnante. Tanti lo fanno, ma altri: chi scrive pensierini d’amore sul diario, chi scarabocchia disegni, e caricature, chi scrive un’invettiva contro la scuola, chi sistema le foto dei cantante o della cantante preferita, accentuandone le curve e la sensualità, chi prepara bigliettini da passare per il compito il dell’ora successiva, chi si tatua mani e polsi dì formule e date per l’interrogazione, chi prepara il menù per la cena di classe… Quello è tutto scaruffato, si vede che la sera prima ha bevuto ed è ancora suonato… Una ha l’insegnante in antipatia, perché non ha preferenze, mentre lei vorrebbe le avesse: lei simpatica, antipatiche le altre… Ad un certo momento vedi che dalla testa di X. si leva un filo di fumo, non di sigaretta: i circuiti cerebrali cominciano a fondere: bisogna dotare i cervelli degli allievi di salvavita…. L’altro comincia, dopo 17 minuti la curva dell’attenzione è quella che è a scuotere il testone, a dimenarsi, e voltarsi, a piegarsi, fino ad abbattersi sul banco sfinito… L’altra fa domande a ripetizione per interrompere la lezione…. Poi arrivano i postulanti, detti normalmente rappresentanti, per chiedere di spostare il compito o l’interrogazione: si può e non si può perché … la Preside vuole programmazione… C’è quella che ti guarda come per dirti. ma come c…. questo parla?!… L’altro che esce dal letargo solo quando orecchia che Sacripante sta per fare la festa alla bella Angelica o quando si legge l’ottava ariostesca di Olimpia nuda: vedi colorarsi poco a poco le iridi, prima opache, illuminarsi il viso ed un sorriso: questa sì che è scuola di vita, altroché la partita… doppia! Y. interrogata ti guarda e t’implora: ” Professore, lei è una brava persona. lo sono lavativa e forse un po’ zuccona, ma tenga conto almeno, nella sua valutazione, che sono… bona!”… Una è fuori con la testa, da così savia che era: ha scoperto il sesso ed è tutta in agitazione, ma il compagno di banco è ancora e sempre un bietolone . I maschi, in effetti, più sbruffoni sono in realtà più tontoloni e meno svegli delle ragazze, che sono in anche più studiose: non molto creative, diligenti. Dio ci scampi dalle secchione,pedanti e noiose, ma anche da quelle remissive e timorose… C’è l’allieva materna che fa da chioccia, aiuta i bisognosi e pungola i pigroni; la `capa’ che fa e disfa a suo piacimento; la simpatica sferzante e ironica; la distonica, che quando è interrogatadiventa ancor più languida, quasi l’insegnante fosse il 118; quella che ti guarda di storto, perché si ritiene molto brava e tu non la valuti adeguatamente, quella che si compiace di come parla bene il professore, mentre lei naviga tra slang e patois, con qualche rara incursione nell’italiano regionale. C’è l’allievo d’intelligenza pronta e poco impegno che conta sempre sulla rimonta… che spesso non le riesce. L’altro quando parla sembra un sacrestano ed anche un po’ menagramo: lento da far venire sonno o languore all’interrogante…. Quella ti guarda con aria matura: suvvia, professore, si svegli, mica siamo nati sotto i cavoli! La timorata di Dio non vorrebbe sentire parlare dell’Inquisizione: quel professore è proprio un miscredente, quasi che la Controriforma l’avesse inventata lui… Quella ce l’ha a morte con un professore e non apre libro, con risultati estremamente negativi: brava furba, mica freghi lui ma te…. La classe entra in effervescenza e dà segni di vita, perché la prossima ora di lezione è come una ricreazione… Uno finge di ascoltare Mazzini, mentre sistema le figurine Panini. C’è quello che ti fa capire che sei sotto controllo, guarda il pelo nell’uovo e aspetta solo un tuo svarione Qualcuno dovrebbe essere incollato alla sedia, perché non ce la fa proprio a stare fermo … Eccola che estrae lo specchietto e il rnascara e si ritocca il trucco. Nel lavoro di gruppo li vedi intenti… progettare la serata in discoteca o a raccontarsi le proprie pene e gioie d’amore…Quello, impunito, non ha il tuo libro, ma si sta preparando per l’interrogazione in un’altra materia…. L’altro ti fissa con attenzione, ma nella sua zucca non entra niente delle tue parole, occupata com’è dal ritmo di una canzone metallica e dentro c’è tutto un rumore di ferraglia: non gli serve un docente e neppure uno psicologo, ma un meccanico. L’altro filosofeggia: perché studiare se manca il lavoro? E se mancano tutti e due? …Quello è un bravo ragazzo, non studia ma è fondamentale per le public relations; non viene a Scuola per imparare ma per socializzare, per stare in compagnia, possibilmente in allegria… Questa sembra che abbia un fatto personale con la lingua italiana: non impugna la penna per scrivere ma un pugnale. ..Appare e scompare, nel senso che ogni tanto sta seduto come fosse in classe, altre volte come fosse in osteria o sul divano della discoteca. Dante, ti fa capire la moralista, non me la conta mica giusta con la sua Beatrice: e la moglie Gemma? C’è quello che per non dirti niente fa un giro tale di parole da lasciarti l’angoscia del vuoto….O l’altro che si arrampica sulla lingua come un imbranato pattinatore che indossa per la prima volta i pattini da ghiaccio: non un tema, ma ghirigori incomprensibili si legge l’insegnante…. L’altra adesso arrossisce e ammutolisce: chissà se mi tradisce? Glielo chiedo appena l’ora finisce! Il rappresentante di classe è cosi impegnato che non ha tempo di studiare… Questo pare destinato ad un futuro da imputato: solo a domanda risponde se no muto, o da teleplagiato: sembra risponda ad Amadeus… “L’Ariosto usa una tecnica narrativa simile a quella … delle telenovelas. Nell’atrio di casa Leopardi: “Sembra Dinasty!” Quello si domanda ancora dopo anni: “Ma cosa ci sto a fare io qui?” … La sua lingua preferita? L’italiacano… Dopo l’ultimo esito negativo nel compito l’insegnante, ormai sfiduciato, ha deciso di bandire il premio “Cottolenghino d’oro”, per motivare e stimolare gli allievi a migliorare, premiando il peggiore della classe… Enea fugge da Troia incendiata. L’allieva riferisce ed esordisce: ” Enea, figlio di Troia…” …”Amor, ch’al cor gentil ratto ( rapido, subito, prontamente) s’apprende”, scrive Dante. Parafrasi di un’allieva: “Amore che si attacca al cuore come un topo”!!!
    Allievo: “Prof. esco!”. Prof.:” Me lo dai il permesso di farti uscire?”

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