Tolmezzo: uno studente su tre lascia la Carnia dopo le medie

di Tanja Ariis

«Il 35% degli studenti delle scuole medie della Carnia sceglie di continuare il proprio percorso di studi alle superiori non a Tolmezzo, ma in altri istituti, prediligendo soprattutto Udine. È una fuga che ci preoccupa, che ha riflessi importanti e che stiamo cercando di arginare». Parte da questo dato l’assessore comunale Mario Cuder per spiegare come sia importante in questo momento l’azione di sinergia condotta dal Centro servizi informativi dell’Alto Friuli (diramazione dell’ufficio scolastico provinciale), dal Centro di orientamento dell’Alto Friuli (dipende dal competente Servizio della Regione) e dai dirigenti degli Isis. «Si punta – spiega Cuder – a “Scuole aperte”, dove ciascun istituto promuove la sua offerta formativa, ricca, di qualità, mentre il Centro di orientamento presenta, super partes, a ogni scuola media della Carnia, tutte le opportunità. Un altro fronte su cui si lavora molto – continua – è quello degli abbandoni scolastici che arrivano anche al 13%. L’Isis Solari ha partecipato anni fa a un progetto per la creazione di un certo clima, di un “benessere scolastico”: gli effetti si sono visti, grazie ai docenti». Per quanto riguarda l’istituto comprensivo che include da settembre la scuola media statale con le scuole dell’infanzia e primarie dell’ex direzione didattica, «esso – per Cuder – si sta sviluppando bene per la maturità e la buona autonomia dei singoli gruppi di docenti e la nuova dirigente ha intessuto con loro rapporti decisamente buoni. Come Comune mettiamo spesso a disposizione l’auditorium per gli incontri che coinvolgono 170 docenti. Un’iniziativa ad esempio che va avanti bene è il progetto di prevenzione del bullismo condotto dall’Ass 3. Si sta stilando un vademecum destinato agli insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado ed alle famiglie, per individuare i segnali e suggerire i comportamenti di fronte a questo fenomeno, su cui va fatta prevenzione fin da piccoli. Qui è piuttosto diffuso anche il bullismo al femminile. Ci sarà una serie di incontri a dicembre con le famiglie». Intanto termina a fine mese il progetto sulle Dsa (disturbi specifici di apprendimento), «ma vista la buona risposta di famiglie e insegnanti, ci stiamo adoperando presso la Regione per poter mantenere lo sportello». Il progetto Pedibus (per accompagnare i bambini a scuola a piedi lungo percorsi sicuri) invece non partirà prima della primavera: mentre un paio di persone sono ancora incerte, 9 volontari hanno già dato la loro disponibilità.