Trieste: Andrea Viero e la giunta Illy citati a giudizio per la ‘beautiful exit’ dei dirigenti regionali

La Procura della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia ha citato in giudizio i componenti dell’ex Giunta regionale guidata da Riccardo Illy ed alcuni dirigenti dell’amministrazione regionale per le cosiddette ‘beautiful exit’ dei dirigenti. La conclusione delle indagini risale a qualche settimana fa , e la discussione della causa è prevista per settembre. La Procura ha chiesto ai componenti della Giunta Illy e ad alcuni dirigenti, tra cui il capo del personale, e l’allora direttore generale Andrea Viero, di risarcire il danno erariale che sarebbe stato compiuto autorizzando buonuscite a dirigenti regionali. Secondo la Procura, il danno ammonta a oltre sei milioni di euro.

Una risposta a “Trieste: Andrea Viero e la giunta Illy citati a giudizio per la ‘beautiful exit’ dei dirigenti regionali”

  1. Aggiornamento del 20/02/2010

    «Con quella manovra abbiamo ridotto i costi del personale e aumentato l’efficienza della Regione, nell’interesse degli enti e dei cittadini. Con questa consapevolezza e avendo molta fiducia nella magistratura, anche in quella contabile, attenderò il giudizio con serenità». Così Riccardo Illy, l’ex presidente Fvg, commenta il maxi-risarcimento da 6,4 milioni chiesto dalla Procura della Corte dei conti a lui, alla sua giunta, all’allora direttore generale della Regione Andrea Viero e ai direttori del personale Michele Losito e Roberto Conte, per l’operazione di buonuscita di 50 dirigenti dal dicembre 2003 al giugno 2007. Secondo la tesi dell’accusa quelle ricche indennità supplementari per “convincere” 50 dirigenti ad accettare la risoluzione del contratto, non avrebbero dovuto essere erogate. E così gli ex dirigenti, l’ex presidente e gli assessori che approvarono le delibere dando l’ok alla manovra (Roberto Antonaz, Gianfranco Moretton, Roberto Cosolini, Enrico Bertossi, Ezio Beltrame, Enzo Marsilio, Franco Iacop, Augusto Antonucci, Gianni Pecol Cominotto, Ludovico Sonego e Michela Del Piero), dovranno comparire davanti al collegio di tre giudici della Sezione giurisdizionale di Trieste.
    «Nella mia lunga esperienza da imprenditore che dura da 35 anni e in 15 anni da amministratore – sostiene Illy – ho subìto un unico processo nel 1989 e, imputato per reati come falso in bilancio e frode fiscale per cifre ben superiori a questa, sono stato assolto in primo grado e l’appello e stato ritirati appena lette le motivazioni dell’assoluzione. Sono stato indagato decine di volte, ben 25 da parte della Procura, e mai rinviato a giudizio. Questo dunque non è il primo problema serio che mi trovo ad affrontare con la consapevolezza di aver agito in totale buonafede e nel rispetto della legge, perchè così mi è stato garantito, a ogni approvazione di ciascuna delibera, dai dirigenti». L’ex presidente Fvg affronta poi il piano pratico, quello che per lui è andato a vantaggio dei cittadini. «Sotto la mia guida – sostiene Illy – è stata realizzata una totale riorganizzazione della Regione: i dirigenti di primo livello sono stati ridotti da 36 a 14 ed è stata creata la direzione generale, una guida univoca e coerente che prima non esisteva. Ma abbiamo anche ridotto i dirigenti, portandoli da 230 a 151, creando la figura dei “quadri”, e bandito concorsi per assumere dirigenti e altro personale, cosa che non accadeva da vent’anni. Questa riorganizzazione ha comportato una spesa – prosegue Illy – di 6,4 milioni per le pensioni anticipate, come previsto dalla legge, ma ha avuto come conseguenza risparmi per decine di milioni. Non solo. Ha aumentato l’efficacia della Regione e la capacità di spendere le risorse, come più volte sottolineato dalla Corte dei conti. E una macchina regionale più efficiente è andata a vantaggio degli enti e dei cittadini».
    Mostra sicurezza anche l’ex assessore al Personale, Pecol Cominotto. «Le famiglie vogliono capire se dopo un certo intervento il bilancio è migliorato o peggiorato. È obiettivamente riscontrabile – spiega Pecol Cominotto – che dopo il nostro intervento la Regione spendesse di meno rispetto a quanto spendeva prima».
    Di poche parole l’ex direttore generale Viero: «Abbiamo agito nel pieno rispetto delle leggi e senza provocare alcun danno erariale. Anzi, proprio grazie a quell’intervento, sono diminuiti il numero e la spesa per i dirigenti».

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