Osoppo: il Rototom ha trovato casa in Spagna a Benicàssim

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E’ ufficiale: il Rototom Sunsplash adesso ha una nuova casa. Il più grande raduno reggae d’Europa, che si è svolto per 16 anni in Italia e per 10 anni ha portato stimoli culturali e presenze turistiche al Parco del Rivellino di Osoppo, da quest’anno si trasferirà in Spagna, a Benicàssim, località costiera fra Valencia e Barcellona , dal 21 al 28 agosto. Sarà lì che si esibiranno i più grandi artisti reggae del pianeta, in quello che negli ultimi anni è diventato un vero e proprio social forum europeo su tematiche quali la pace, l’ambiente, i diritti umani, lo sviluppo sostenibile nel dichiarato intento di costruire “un altro mondo possibile”. Il pubblico di decine di migliaia di spettatori che nell’ultima edizione sono affluiti da 120 Paesi diversi dovrà cambiare location per assistere al “suo” Festival. Dopo 16 anni, di fronte ad una crescente intolleranza della politica italiana verso qualsivoglia modello di società multietnica e multirazziale, il Rototom ha ritenuto doveroso, per rispetto verso i suoi partecipanti, trasferirsi in un altro Paese, sempre in Europa, più accogliente, più aperto e più democratico. La ricerca si è concentrata principalmente in Spagna, date le grandi affinità culturali tra i due Paesi, e si è fermata a Benicàssim perché in questa località esiste già uno spazio dedicato ai grandi eventi, ed essa è conosciuta nel mondo per la presenza di un altro festival internazionale, il Fib (Festival Internacional de Benicàssim), che si svolgerà quest’anno dal 15 al 18 luglio. La località marina è dotata di infrastrutture turistiche d’accoglienza e la gente è ospitale ed abituata a confrontarsi con spetttatori di grandi eventi provenienti da tutto il mondo. Ciò permetterà al Rototom Sunsplash di restare fedele a se stesso, non modificando l’impostazione del festival e ponendosi anche ulteriori obiettivi, come dare impulso alla scena reggae spagnola creando una sorta di raduno spagnolo all’interno del più vasto raduno europeo. Avvicinare l’Europa ai Caraibi sarà in un certo senso più facile, grazie alla grande apertura e alla stretta connessione tra la Spagna e le Americhe. Oltre al programma musicale, che vedrà l’esibizione dei più grandi artisti reggae del mondo (il cast è in avanzato stato di definizione), la formula rimarrà quindi la stessa di sempre. Si volgeranno incontri e dibattiti, corsi di percussioni, danza, strumenti musicali etnici, cucina africana, ecc., ma anche esposizioni d’arte, mostre fotografiche, arte dal vivo, proiezione film e documentari. Saranno proposti anche spettacoli e laboratori teatrali, insieme ad attività olistiche (meditazioni, massaggi, terapie del benessere, ecc.) e ad attività autogestite dalle tantissime associazioni no profit presenti al festival. Rototom Sunsplash continuerà quindi la sua storia di musica, pace, confronto ed allegria, non senza un pizzico di nostalgia per la meravigliosa gente del Rivellino, con la speranza di rincontrarla numerosa nelle date del Festival.

Una risposta a “Osoppo: il Rototom ha trovato casa in Spagna a Benicàssim”

  1. Aggiornamento del 20/02/2010

    «Era nell’aria da qualche anno. Da quando il centro destra di Renzo Tondo, ma soprattutto di Luca Ciriani, ha vinto le elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia. L’aveva promesso in campagna elettorle, l’attuale assessore al turismo e alle attività produttive: in caso di vittoria il Rototom Sunsplash se la sarebbe vista brutta. E così è stato». A dirlo, in un lungo intervento pubblicato a gennaio sul mensile d’informazione della cooperativa sociale Itaca di Pordenone, è il presidente del Rototom Sunsplash, Filippo Giunta, ricostruendo quanto accaduto durante l’ultima edizione del festival al Rivellino: «Obblighi al limite dell’impossibile», come il registrare tutti i campeggiatori (oltre 22 mila persone) fornendone tutti i dati in tempo reale, un «servizio di polizia imponente», dispiegato agli accessi del paese e all’interno del festival, «tolleranza zero nei confronti dei fumatori di spinelli» che ha portato a 46 arresti. «Pretesto», secondo Giunta, «per zittire un evento scomodo, un pericoloso ricettacolo di controinformazione». «In nome della “salute dei nostri ragazzi”, nel nome di un’ipocrita e inesistente lotta alla droga si chiude un luogo di incontro atipico – scrive ancora Giunta -, dove la gente si incontra davvero, dove pensare è una delle attività preminenti, dove ci si esercita in una pericolosa e brutta abitudine: sognare un mondo migliore». Il Rototom continuerà a farlo, anche se lontano da Osoppo, a Benicàssim, «in un paese più rispettoso e tollerante». Ma in Friuli «tornerò ancora – assicura il presidente dell’associazione -, con più forza ed entusiasmo di prima, a far compagnia a chi vuol proporre modelli di vita differenti da quelli mediaticamente vincenti dei calciatori e delle veline».

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