Trieste: Ballaman si dimette dalla Presidenza del Consiglio Regionale

Alla fine Ballaman toglie le castagne dal fuoco che stavolta rischiavano veramente di bruciarsi "scottando"  la Lega Nord, il partito di appartenenza dell'ex Presidente, la stessa maggioranza regionale e soprattutto l'Istituzione Regione, che vedeva gravemente lesa la sua immagine pubblica. Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman, ha inviato oggi una lettera di dimissioni ai due vicepresidenti del Consiglio, Maurizio Salvador e Annamaria Menosso, e al presidente della Regione, Renzo Tondo. ''Al solo fine di garantire la mia personale dignita' ed il prestigio del ruolo istituzionale da me ricoperto – scrive Ballaman – rassegno le dimissioni da Presidente del Consiglio regionale. Ritengo in tal modo di poter anche meglio contribuire a chiarire ogni dubbio in ordine alla legittimita' dei comportamenti posti in essere dall'Amministrazione sino ad oggi da me rappresentata''.<br />
Pietro Fontanini dopo il  faccia a faccia di oggi con lo stesso Ballaman aveva dichiarato: sono ottimista. «Giovedì  renderà nota la sua decisione. Ma ho visto una persona che ci tiene al partito e all’istituzione Regione». È il prologo di dimissioni attese.

A questo punto, esclusi scenari che vedono cambiamenti incrociati tra Consiglio e Giunta Regionale, in pole position c'è il leghista Franz, anche se la sua elezione provocherebbe uno squilibrio territoriale che vedrebbe la zona di Pordenone sottorappresentata nelle massime istituzioni.

2 Risposte a “Trieste: Ballaman si dimette dalla Presidenza del Consiglio Regionale”

  1. Aggiornamento del 09/09/2010

    È giusto così: tutta la base della Lega chiedeva le dimissioni e si è dimesso»: è il commento di Primo Vaccher, ex autista di Edouard Ballaman e militante della Lega Nord, alle dimissioni del presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
    «Penso – ha detto Vaccher, che è stato amministratore comunale ad Azzano Decimo per la Lega Nord, ricoprendo la carica di assessore – che sia una cosa normale: sono sempre un leghista anch’io e quando succedono le cose lasciano il segno».
    Vaccher, che andrà in pensione a dicembre, è stato l’autista di Ballaman fino all’aprile del 2010, quando l’ex presidente del Consiglio regionale decise di rinunciare all’auto di servizio per utilizzare la proprio con un rimborso di 3.200 euro al mese.
    All’interno della Lega Nord di Pordenone Vaccher si colloca politicamente vicino all’ex sindaco di Azzano Decimo Ezio Bortolotti, nella corrente che si oppone a quella di Ballaman. E in quel Comune Vaccher è stato assessore comunale eletto nelle liste del Carroccio.
    A commentare le dimissioni di Ballaman è intervenuto anche il rappresentante del Sindacato italiano degli autisti di rappresentanza (Siar). Il segretario generale del sindacato, Luca Stilli, ha affermato di «apprezzare il gesto di responsabilità del presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia», Edouard Ballaman.
    «Attendiamo i rilievi della magistratura – ha aggiunto Stilli – nella certezza che la giustizia farà il suo corso, per andare a chiarire le responsabilità effettive».
    Negli scorsi giorni, il sindacato aveva sottolineato con forza che gli autisti sono «da sempre vigili nel segnalare abusi» nell’utilizzo delle auto blu e aveva invocato la creazione di un albo nazionale per garantire la trasparenza del sistema.

  2. la provicia di Pordenone sottorappresentata?  chi è causa del suo mal pianga se stesso… la guerra all'interno della lega lì è iniziata,  con la conclusione a tutti nota. Personalmente  al posto di Ballaman non si dovrebbe nominare nemmeno un'altro leghista. Questo all'unico scopo di dimostrare al Fontanini che non può fare il furbillo e fare il Vergingetorige buttando la spada sulla bilancia….altro che rimpasti in regione..il cetriolo è arrivato in quel posto a loro a loro…meraviglia?…nessuna…tanti leghisti hanno conservato il DNA originario…ante Bossi, che se non altro, a differenza di altri, ha dimostrato di non essere  stupido, anzi. Le mezze tacche, o sanno rimanere al loro posto e migliorarsi, o sempre tali rimaranno. L'italia ha le palle piene di questi elementi!

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