Udine: “Indignados” friulani in piazza sabato 15/10/2011 in piazza XX settembre

di Federica Barella

Anche a Udine scendono in piazza gli “indignados”. Il movimento nato lo scorso maggio in Spagna per protestare contro lo strapotere dei politici e del sistema finanziario ha ora una sua propagazione anche in città. L'appuntamento è per sabato alle 15, in piazza XX settembre. Alla manifestazione ci sarà la possibilità di parlare, discutere e confrontarsi sui temi lanciati dal movimento. Sarà una manifestazione che si terrà in contemporanea con molte altre località d’Italia e d’Europa, facendo eco anche a quanto sta accadendo in questi ultimi giorni anche gli Stati Uniti, e in particolare a New York. Il programma del pomeriggio di protesta prevede per le 15 l’arrivo dei partecipanti, con una introduzione anche a sottofondo musicale grazie alla partecipazione di Dj Tubet. Per le 16 invece è previsto l’inizio degli interventi e del dibattito vero e proprio, con interventi già programmati di Paolo Ermano (che interverrà su “Il guasto mondo dell’economia”); poi prenderà la parola Gaddo De Anna su “La democrazia diretta e il bilancio partecipativo”; quindi sul palco salirà Marco Duriavig (“L’impronta ecologica: un modello per i consumi”); Andrea Sandra interverrà su “La decrescita” e Arianna Romano parlerà di “Progetto Green Village”. E’ previsto poi anche l’intervento del gruppo di donne del “Se non ora quando”, incentrato in particolar modo sulla dignità femminile dell’ultimo decennio. Proprio per consentire la più ampia partecipazione possibile gli organizzatori della manifestazione hanno previsto anche degli spazi di intrattenimento per i più piccoli, con alcuni laboratori creativi. «Vogliamo essere tanti sabato in piazza – sottolineano gli organizzatori -. Più saremo e più potremo contare per il nostro futuro. Oltretutto il 15 ottobre sarà una giornata di mobilitazione in tutta Europa, nel Mediterraneo e in altre regioni del mondo, contro la distruzione dei diritti, dei beni comuni, del lavoro e della democrazia compiuta, con le politiche anticrisi, a difesa dei profitti e della speculazione finanziaria. Le persone non sono un debito». Gli organizzatori chiederanno nel corso della manifestazione la “realizzazione di una vera democrazia”. Per questo anche il programma di sabato è ancora abbozzato e potrebbe subire nuove modifiche. L’obiettivo è quello di dar spazio a tutti quanti lo chiederanno. Dalle 15 in poi si susseguiranno quindi momenti di protesta come il suonar delle sveglie o il battere le pentole, alternati a quelli di proposta con cinque brevi conferenze su temi finanziari, di democrazia diretta e di bioeconomia. Alla manifestazione ha dato la sua adesione simbolica anche il Fogolar Civic, in ricordo anche della grande rivolta popolare friulana della Zobia Grassa nel 1511.