Udine: “A tutta birra” senza musica, intervengono i Carabinieri, la rabbia degli standisti


di Federica Barella

Gli standisti minacciano di far causa alla Fiera per chiedere i danni. Gli operatori della birra sono convinti che, in termini di incassi, senza la musica non sarà la stessa cosa. Ecco perché si stanno organizzando per ricorrere alle vie legali. In dubbio anche la presenza di alcuni stand per il prossimo fine settimana se non sarà trovata una soluzione. «Senza musica – ha spiegato ieri sera uno di loro – l'iniziativa è destinata a fallire e noi non possiamo pagare le conseguenze». Il blitz dei carabinieri di Udine e Martignacco, assieme alla polizia municipale del paese, è scattato alle 23.30. Per effettuare i controlli i militari sono entrati in borghese e hanno rilevato che, nei 4 padiglioni in cui si svolge la manifestazione, c'erano spettacoli musicali (dal vivo, con dj e, in un caso, c'erano persone che ballavano). Cc e vigili urbani hanno però contestato agli organizzatori che ciò stava avvenendo in mancanza della licenza all'attività di pubblico spettacolo ex articolo 68 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. L'accaduto è stato segnalato anche alla Procura
I carabinieri hanno spento la musica dal vivo alla festa-rassegna "A tutta birra" in corso in questi giorni all'ente fieristico udinese. Con un blitz compiuto venerdì sera, gli uomini dell'Arma di Udine e Martignacco, in collaborazione con la polizia municipale di Martignacco, dopo aver accertato l'assenza delle dovute autorizzazioni hanno chiesto l'osservanza delle norme sull'intrattenimento pubblico, spingendo così gli organizzatori a staccare e microfoni e azzittire strumenti e cantanti. «La manifestazione va comunque avanti – ha chiarito ieri la neopresidente dell'ente di Udine e Gorizia Fiere, Luisa De Marco -. Per queste prime tre serate (e quindi anche per stasera, ndr) sarà impossibile assicurare la musica dal vivo. Ma assieme ai nostri legali, e con la disponibilità e collaborazione della stessa polizia municipale di Martignacco, stiamo studiando tutte le soluzioni possibili per arrivare ad avere il programma completo nelle giornate finali della prossima settimana (venerdì, sabato e domenica sera 6, 7 e 8 maggio, ndr)». Tutto si gioca sulla differenza tra "pubblico spettacolo" e "allietamento". L'allietamento musicale è considerato un'attività di tipo secondario rispetto a quella principale che, in questo caso, è quella fieristica di presentazione e pubblicizzazione di un prodotto. Il "pubblico spettacolo" invece ha bisogno di un certo tipo di autorizzazione. Ma alla fiera, a giudizio dei carabinieri e degli agenti della polizia municipale, la musica dal vivo non era "allietamento" ma proprio "pubblico spettacolo", in quanto, a loro giudizio, era un elemento caratterizzante dell'evento. Al di là delle questioni burocratiche, che saranno approfondite nelle sedi opportune, di sicuro la musica era importante anche venerdì sera per le circa 2 mila persone che avevano affollato i padiglioni. Buona parte del pubblico, infatti, dopo lo spegnimento degli impianti stereo, ha preferito andarsene. E più di qualcuno ha anche chiesto il rimborso del biglietto d'ingresso. Delusi anche i molti musicisti delle varie band che erano stati prenotati per queste serate. Molti si sono visti saltare all'ultimo momento l'ingaggio per questo ultimo fine settimana senza possibilità di recuperare lavoro altrove. Il blitz è partito su in put della polizia municipale di Martignacco che, dopo aver visto i manifesti dell'evento, si è accorta che venivano pubblicizzate iniziative per le quali agli uffici competenti dell'amministrazione non era stata presentata alcuna domanda.

Una risposta a “Udine: “A tutta birra” senza musica, intervengono i Carabinieri, la rabbia degli standisti”

  1. aggiornamento del 03/05/2011

    di Luana de Francisco Dall'ammonimento, alla notizia di reato in Procura. Luisa De Marco, neo presidente di "Udine e Gorizia Fiere", è stata denunciata dai carabinieri del Nucleo investigativo per l'ipotesi di violazione di due contravvenzioni del Codice penale: l'articolo relativo all'organizzazione di spettacoli o trattenimenti pubblici senza licenza e quello sull'apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento. Degli stessi reati saranno chiamati a rispondere anche i legali rappresentanti degli stand che, lo scorso week-end, nell'ambito di "A tutta birra", hanno ospitato o promosso concerti nei rispettivi spazi e colui che, al momento della stipula dei contratti con quegli stessi standisti e all'atto della pubblicazione della locandina della manifestazione – nella quale si parla anche, per l'appunto, di musica e spettacoli -, rappresentava l'ente fieristico. Tutte persone della cui identità gli inquirenti, comandati dal capitano Fabio Pasquariello, hanno cominciato a raccogliere i dati nella tarda serata di ieri. Invece di chiudersi con il blitz di venerdì sera, quando agli organizzatori era stato imposto di interrompere all'istante musica e spettacoli, dunque, i controlli dell'Arma sulla regolarità e, prima ancora, sull'esistenza stessa delle autorizzazioni amministrative rischiano di avere ripercussioni ben più serie. Del caso si era discusso già sabato mattina, in un incontro con i vertici della fiera e della Polizia municipale di Martignacco: in assenza dell'autorizzazione per attività di pubblico spettacolo per i quattro padiglioni occupati dalla manifestazione e della licenza di agibilità e, quindi, della modifica strutturale, per tre dei quattro padiglioni (l'unico in regola è il numero 6), anche la sera di sabato e quelle a seguire avrebbero dovuto astenersi dall'ospitare concerti. Tutto chiaro e, soprattutto, tutti d'accordo. Eppure, poche ore dopo, le cose erano andate diversamente. Ad appurarlo erano stati ancora una volta i Cc, chiamati sul posto per una serie di risse. A giudicare dal volume dei decibel, in fiera non ci si stava limitando a un semplice "allietamento", come concordato, ma si era finito per offrire di nuovo "pubblico spettacolo". Ma non è finita. Una segnalazione sarà inviata anche alla Regione Fvg, cioè all'ente che autorizza il calendario delle fiere e che, a parere degli investigatori, avrebbe dovuto chiarire la differenza esistente tra attività espositiva e somministrazione di bevande alcoliche. Un'ulteriore nota, corredata dalle foto scattate nel week-end, sarà inoltrata ai Vigili del fuoco, per valutare il da farsi, rispetto a quanto avvenuto nei padiglioni numero 5, 7 e 9. Alla luce dei diverbi scoppiati sabato e in vista degli appuntamenti del prossimo fine settimana, infine, alla Questura si chiederà di valutare l'ordinanza in materia di ordine pubblico. Convocata ieri in caserma, la presidente De Marco ha ribadito la piena collaborazione rispetto alle richieste già formulate dai carabinieri. «Dopo l'incontro di sabato – ha affermato – avevo immediatamente disposto la sospensione della musica dal vivo. Con una comunicazione a tutti gli espositori, avevamo ricordato di attenersi agli obblighi contrattuali». Considerata la complessità della questione, stasera si terrà un Consiglio d'amministrazione straordinario per decidere il da farsi.

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