Udine: accordo Notai-Comune per istituire il registro per la raccolta dei Biotestamenti


Mentre il disegno di legge Calabrò giace in parlamento e viene votato a corrente alternata con improvvise velocizzazioni e periodi in cui non si sà assolutamente nulla, una buona notizia sui registri delle dichiarazioni anticipate di volontà sui trattamenti di natura medica, arriva dal Comune di Udine. Ed è un bene che il decreto Calabrò non sia stato approvato perchè altrimenti iniziative come quella che vi descriviamo nel continua a leggere non sarebbero più possibili, alla faccia delle tanto sbandierate libertà individuali.

 

Comune di Udine e Consiglio dei notai di Udine hanno stipulato una convenzione per istituire il registro per la raccolta delle dichiarazioni anticipate di volontà sui trattamenti di natura medica. L'accordo è stato firmato in municipio dal sindaco Furio Honsell e dal presidente del Consiglio notarile, Giancarlo Suitner. Il Comune si impegna inoltre a inserire in un indice elettronico gli elenchi delle dichiarazioni ricevute forniti dal Consiglio notarile, a tenerlo aggiornato e a custodirlo.

“I notai rappresentano l’unica figura professionale – sottolinea Honsell – che ha la competenza per raccogliere questo tipo di dichiarazioni, garantirne la conservazione e tutelarne la riservatezza e l’accesso”. Per quanto riguarda le modalità operative del servizio tutto si svolgerà in modo molto semplice. La persona interessata, maggiorenne e residente nel Comune di Udine, fisserà un appuntamento, utilizzando il servizio di prenotazione telefonica che verrà istituito in Comune. Nel caso in cui si intenda nominare un fiduciario, all’appuntamento bisognerà garantire la presenza anche della persona da indicare come tale. Le volontà del dichiarante saranno ricevute secondo le linee guida di un modulo predisposto di comune accordo tra l’amministrazione comunale e il Consiglio Notarile. Le dichiarazioni, che potranno essere modificate o ritirate, saranno conservate dal Consiglio Notarile e all’interessato verrà consegnata apposita ricevuta e, a sua richiesta, un’ulteriore originale della dichiarazione.

“I notai aderenti – precisa Suitner – non potranno ricevere e non accetteranno dichiarazioni che sono in contrasto con la normativa di legge. Ad esempio – chiarisce – non si potrà richiedere di staccare la spina, perché questo si configura come eutanasia e, ovviamente, non è possibile per legge. Per questo motivo – continua il presidente del Consiglio provinciale notarile – stiamo predisponendo un casellario che prenda in esame i vari aspetti tra quello che si potrà richiedere o meno. Oltre al trattamento sanitario, infatti, il cittadino potrà rilasciare la propria dichiarazione in merito ad altri argomenti, come ad esempio la donazione degli organi”.