Udine: al vertice convocato da Tondo, decisa presentazione di un emendamento bipartisan per salvaguardare specialità regionale


Si è svolto oggi vertice a Udine convocato da Renzo Tondo con i parlamentari e  i capogruppo regionali. La discussione verteva su
l tentativo di riaprire una trattativa con il governo per cercare di rimodulare il contributo sul federalismo dovuto dalla Regione e i nuovi tagli che la manovra del governo prevede per i prossimi anni sul bilancio regionale. Inoltre la regione ha  competenza primaria nell'organizzazione di Province e Comuni sul territorio regionale, in netto contrasto con le indicazioni presenti nella manovra del governo. Il vertice si è concluso verso le  14.00 ed è stato deciso di presentare un emendamento bipartisan alle camere per salvaguardare la specialità della regione, visti i palesi elementi di incostituzionalità che si intravedono nelle misure del governo che il parlamento da domani andrà a discutere. Certo che la cosa non sembra per nulla semplice ne scontata, considerando che poi il fatto che il governo regionale dovrebbe trovarsi politicamente in linea con quello nazionale. La preoccupazione è forte e si intravede sullo sfondo un ennesimo tentativo di "normalizzare" le regioni a statuto speciale.<br />

Nel frattempo è stata anticipata a mercoledi' 24 agosto, alle ore 15 nella sede di Udine, la convocazione del Comitato esecutivo dell'Anci, inizialmente prevista il 31 agosto. All'ordine del giorno del Comitato esecutivo, convocato dal presidente facente funzioni Nerio Belfanti, ci sono le comunicazioni del presidente in ordine al recente Decreto legge riguardante la manovra del Governo in generale e, in particolare, per le parti riguardanti gli Enti locali e i Comuni. Il Comitato esecutivo prendera' inoltre in esame le iniziative delle Anci del Nord Italia che si incontreranno lunedi' 29 agosto a Milano.

Una risposta a “Udine: al vertice convocato da Tondo, decisa presentazione di un emendamento bipartisan per salvaguardare specialità regionale”

  1. Aggiornamento del 22/08/2011

     Le disposizioni del decreto legge 13 agosto 2011 n. 138 si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome nel rispetto dei propri statuti, delle relative norme di attuazione e secondo quanto previsto dall'articolo 27 della legge 5 maggio 2009 n. 24. Lo propone il testo di un emendamento all'articolo 19 del decreto inviato dal presidente della Regione Renzo Tondo ai ministri dell'Economia e per i Rapporti con le Regioni, Giulio Tremonti e Raffele Fitto, ed al sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta.
    Solo l'accoglimento di questo emendamento può evitare il ricorso della Regione Friuli Venezia Giulia alla Corte costituzionale contro le norme del decreto 138 che non tengono conto di quanto stabilito dagli statuti di autonomia. ''Non si tratta di difendere privilegi – ha detto Tondo – ma di scegliere strade percorribili per consentire anche alla nostra regione, che già ha dimostrato notevole senso di responsabilità per la situazione della finanza pubblica, di continuare a partecipare al risanamento nel rispetto della sua autonomia. Fatti salvi i saldi di spesa, la Costituzione affida a noi scelte che non possono arrivare da un decreto legge''. Sulla situazione creata dal decreto 138, il presidente Tondo, assieme al presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz, al vicepresidente della Giunta Luca Ciriani e all'assessore alle Finanze Sandra Savino, ha incontrato questa mattina i parlamentari eletti in Friuli Venezia Giulia ed i presidenti dei Gruppi politici in Consiglio regionale, presente il presidente della Commissione paritetica Manlio Contento.
    ''L'ampia partecipazione è significativa e dimostra l'attenzione di tutti per la difficile situazione in cui ci muoviamo'', ha commentato Tondo, rilevando che ''ci sono certamente valutazioni politiche diverse, ma è ben chiara la volontà comune di operare con l'obiettivo di valorizzare la specialità regionale non come privilegio, ma come attiva responsabilità che anticipa quanto si auspica anche per le Regioni ordinarie''. ''La nostra fermezza di fronte al Governo si vede nei fatti – ha detto Tondo – quando si sa che siamo l'unica Regione che sul precedente decreto ha presentato immediato ricorso alla Corte costituzionale in merito ai ticket sanitari e altrettanto siamo pronti a fare su questo decreto qualora il nostro emendamento non venisse accolto''.

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