Udine: completato il restauro di casa Cavazzini, ecco gli splendidi dipinti di Afro


di Giacomina Pellizzari

A casa Cavazzini, le tempere di Afro Basaldella sono tornate agli antichi splendori. I restauratori hanno completato il delicato intervento di pulitura iniziato tre mesi fa nella sala da pranzo dell'appartamento di Dante Cavazzini, che porta la firma dell'architetto Ermes Midena. Tassello dopo tassello, si completa così il nuovo museo che entro l'anno accoglierà le opere della Galleria d'arte moderna. Uno spettacolo inedito che lascia davvero senza fiato. Le volte dei soffitti emergono dall'azzurro del cielo, mentre tutto intorno alle pareti l'artista ha raccontato le stagioni, i mestieri e i giochi del Friuli. Scene bucoliche dipinte, nel 1938, a tempera grassa,  ricca di legante oleoso, da un giovane Afro il cui piglio creativo si è unito a quello del fratello Mirko, di Midena e di Corrado Cagli. A ripulire dalla patina del tempo che aveva trasformato tanta bellezza in una grande chiazza gialla, ci ha pensato Renzo Lizzi di Artegna, al quale il Comune ha affidato l'intervento per un importo di circa 76 mila euro. Un lavoro delicatissimo che ha impegnato due persone per tre mesi. Ieri l'assessore ai lavori pubblici, Gianna Malisani, ha alzato il sipario: «Il restauro dei dipinti è concluso – ha affermato – lo confermano i colori che, rispetto a un anno fa, sono completamente diversi». Il colpo d'occhio è notevole. «Questa stanza da pranzo conserva la struttura cinquecentesca a volte decorata a scorci prospettici con colori che, soprattutto nello sfondato del cielo, richiamano il Veronese» ha spiegato l'assessore prima di soffermarsi sulla particolarità del restauro. «Queste tempere – ha aggiunto – erano sollevate e completamente coperte da una patina giallastra». E' un museo nel museo. Basta soffermarsi sulle porte a scomparsa impreziosite dal verde delle foglie o dalle sfumature delle scene bucoliche che ricordano le stagioni e gli antichi mestieri del Friuli. E nella nicchia dove Midena ha progettato il mobile arricchito dal fratello Mirko con cerniere e placchette disegnate ad hoc, al momento trova spazio il ritratto di Afro con la cartolina in mano indirizzata a Dante Cavazzini, dipinto da Cagli durante una visita all'amico udinese. «Siamo di fronte a una fusione di stili dei giovani maestri dell'epoca» ripete l'assessore nel rivolgere lo sguardo verso l'appartamento Cavazzini che entro maggio sarà arricchito dagli arredi originali disegnati dallo stesso Midena. E' un'armonia di linee che fa invidia ai designer attuali. L'appartamento non subirà modifiche: «Sarà conservato nella sua struttura originaria» insiste l'assessore nell'apprestarsi a chiudere definitivamente il cantiere aperto sei anni fa e costato oltre 9 milioni di euro.