Udine ha il suo aeroporto: Campoformido diventa civile

E adesso lasciateci sognare. E’ chiaro che di aeroporti grossi in Friuli basta e avanza quello di Ronchi e con l’aria che tira, anzi con "l’Alitalia" che tira 🙂 non è il caso di pensare troppo in grande. Ma ora esiste l’aeroporto civile di Udine E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto dei Ministri della Difesa, dei Trasporti e Infrastrutture e dell’Economia e Finanza che sancisce il passaggio di status – da Militare a Civile – dell’Aeroporto di Udine Campoformido.

Lo storico aeroporto friulano faceva parte degli aeroporti inseriti nell’Ottobre 2004 nel Protocollo Interministeriale per la dismissione insieme ad una serie di importanti altri come Ancona-Falconara, Treviso-S.Angelo, Napoli-Capodichino, Rimini, Roma-Ciampino. Grazie al costante lavoro svolto negli ultimi anni dall’Aeroclub FAR EAST – ideatore e promotore insieme all’ITI “A. Malignani” del progetto del “Parco del Volo” sull’Aeroporto – l’iter per la dismissione è stato particolarmente accelerato rispetto ai tempi iniziali previsti e considerata l’importanza degli altri aeroporti. Con il passaggio dell’aeroporto il progetto del “Parco del Volo” – che la Regione FVG aveva ritenuto di inserire fra i progetti strategici regionali e che mira a recuperare a fini Turistici, Culturali e Formativi lo storico Aeroporto Friulano dove negli anni ’20 è nato il volo acrobatico in formazione – vede oggi un altro fondamentale traguardo raggiunto. L’Amministrazione Regionale infatti a fine 2004 aveva lanciato e sostenuto il progetto complessivo del Parco, delegando all’Aeroclub FAR EAST e al Malignani la sua realizzazione. Un’area di circa 8 ettari era già stata trasferita dal Demanio Militare al Patrimonio regionale nel 2005 e concessa all’Aeroclub FAR EAST. Una prima parte di finanziamenti regionali ha poi coperto quanto fino ad oggi realizzato seppure dal 2007 tali fondi sono venuti a mancare con gravi conseguenze in particolare sulla parte museale. L’Aeroclub FAR EAST sottolinea ancora una volta il particolare sostegno da parte dei vertici di ENAC – l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – che fin dai primi incontri nel 2005 ha considerato Udine-Campoformidio come un “aeroporto-pilota” nella moderna visione dell’Ente nei confronti del cosiddetto “Aeroporto Minore”. Solo pochi giorni fa infatti i vertici di ENAC hanno confermato a FAR EAST l’avvio per l’aeroporto friulano di un iter “pilota” che potrà in futuro essere adottato dall’Ente anche per altri “Aeroporti Minori” italiani. Ciò rappresenta anche una significativa soddisfazione per l’Aeroclub FAR EAST che dimostra la considerazione che l’Ente centrale romano ha maturato in questi quattro anni di lavoro sul progetto nei confronti del sodalizio friulano. L’ “Aeroporto Minore” è una tipologia di infrastruttura aeroportuale inserita nel sistema complessivo dei Trasporti, dedicata all’Aviazione Generale ovvero a tutto ciò che non è Aviazione Commerciale e Militare ed è caratterizzata da modalità operative, gestionali ed economiche sostanzialmente diverse da quelle dell’aeroporto commerciale (Ronchi per esempio in Friuli Venezia Giulia). Tale tipologia aeroportuale – se è assolutamente comune nel resto dell’Europa e nel Nord America – in Italia è di fatto quasi inesistente, fornendo per questo al Paese l’ennesima occasione per posizionarsi fanalino di coda rispetto agli altri Paesi dell’Europa e del mondo occidentale. Gli studi condotti dalla Comunità Europea nel 2000 che hanno poi portato all’avvio da parte della Commissione Europea di un vasto progetto di revisione completa del sistema del Trasporto Aereo, individuano fra l’altro l’importanza dell’Aeroporto Minore per il futuro. Strada seguita nel 2003 anche dall’amministrazione Clinton in USA che ha lanciato un piano decennale per la riapertura di oltre 2000 aeroporti minori.


Una risposta a “Udine ha il suo aeroporto: Campoformido diventa civile”

  1. Lettera al MV del 25/08/2008

    Leggendo il giornale di mercoledì scorso sembra essersi proprio abbattuto un bel fulmine a ciel sereno per i cittadini del comune di Campoformido, con il passaggio da militare a civile dell’aeroporto ubicato in questo territorio con tanto di soddisfazione da parte dell’Aeroclub Far East e dell’Istituto Malignani per il risultato ottenuto. E la conferma dell’assoluta novità la si può toccare con mano leggendo le dichiarazioni battagliere del primo cittadino, all’oscuro della “trasformazione”. Una caduta dalle nuvole, ma con un aeroporto a disposizione l’impatto sarà sicuramente meno doloroso. In questo caso la disinformazione, di cui parlavo poc’anzi, oltrepassa il confine per diventare distrazione. Perdonabile a noi plebei, ma non agli “eletti” e nostri rappresentanti. L’articolo parla poi di un decreto del governo emesso e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e di altri eventi quali riunioni e inaugurazioni a cui il sindaco ha partecipato. In realtà questo giornale ha già pubblicato molto altro su questa tematica e basta andare indietro di qualche tempo per scovare le prove. “L’aeroporto diventerà civile” era il titolo di un articolo apparso su questo giornale in data 27 novembre 2004. Il Codacons, in un articolo del 9 giugno 2005, chiedeva il sostegno a partiti, movimenti, sindacati e associazioni per la realizzazione di un aeroporto in provincia di Udine. E provate a indovinare quale era una delle possibili sedi dove c’era una base «che dovrebbe essere smilitarizzata e passare sotto la gestione dell’aviazione civile»? In data 25 marzo 2006, in occasione dell’inaugurazione del Parco del volo, l’articolo, nella prima riga, parlava del fatto che l’aeroporto è nuovamente operativo e da quel giorno aperto al traffico aereo turistico. Forse si è trattato di un errore giornalistico? No. Il giorno successivo un ulteriore articolo parlava della nuova veste dell’aeroporto, non più militare, ma aperto al traffico turistico di tipo civile. Era il 26 marzo 2006. Anche un recente articolo pubblicato l’8 marzo scorso, intitolato “Udine, tante cose da fare e un maggior peso politico”, auspicava «l’apertura, quanto meno per il traffico leggero, dell’aeroporto civile di Udine Campoformido». Stranamente il problema e le prese di posizione arrivano adesso, con le prossime elezioni politiche fissate per il 2009. Abbandonando la pista politica, condivido le preoccupazioni dei miei compaesani. Stupisce anche l’approvazione dell’iter in tempi record. Proprio a noi che aspettiamo opere da svariati decenni. Evidentemente è stato scelto questo territorio in quanto già ben abituato a sopportare il traffico veicolare. Fra poco, quando dovremo attraversare le nostre strade perennemente intasate, al solito sguardo destra-sinistra dovremo aggiungere anche uno sguardo in alto. Non si sa mai ed essere previdenti aiuta.

    Roberto Amadio

    Basaldella

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