Udine: le nuove regole per la musica nei locali


Puntare su un patto di correttezza «autocertificata» con gli esercenti per trovare un equilibrio tra la tutela della quiete dei residenti e il «diritto al divertimento» garantito dalla diffusione di musica. Con questo obiettivo la Giunta comunale di Udine ha dato avvio al percorso necessario per l’introduzione di un pacchetto di modifiche al regolamento delle attività di allietamento svolte dai titolari di bar e ristoranti del territorio comunale. 

Le novità contenute nella bozza approvata dalla Giunta riguardano in modo particolare le regole per l’«allietamento esterno», regolate dai «Criteri di programmazione dei pubblici esercizi» di somministrazione di alimenti e bevande operanti nel Comune di Udine. Se prima l’articolo 21 del dispositivo non prevedeva alcuna possibilità di riproduzione musicale (secondo la normativa regionale l’allietamento corrisponde alla riproduzione sonora o esecuzione di brani musicali nei pubblici esercizi), la nuova formula consente l’allietamento esterno entro alcuni limiti. <br />

Nelle aree non residenziali, che corrispondono ai fabbricati dove non sono presenti abitazioni con residenti, i locali potranno offrire questo servizio fino alle 3 del mattino, presentando il documento autocertificativo corrispondente alla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante l’inesistenza di fonti di inquinamento acustico atte a superare i limiti previsti dalla legge. 

Gli esercizi situati in contesti residenziali, invece, potranno diffondere musica al di fuori del locale solo fino alle ore 23, con possibilità di deroga per 16 giornate l’anno fornendo una perizia di valutazione previsionale di impatto acustico (viac). Questa perizia, eseguita da un tecnico competente in acustica, mira principalmente a tutelare la popolazione esposta ad attività rumorose, imponendo preventivamente gli accorgimenti tecnici eventualmente necessari per ridurre le emissioni sonore entro i limiti di legge. 

Secondo l’amministrazione comunale la viac rappresenta anche una garanzia per gli esercenti. «Con questo strumento – sottolinea il vicesindaco e assessore alle Attività produttive, Vincenzo Martines – saremmo in grado di agire a tutela sia delle esigenze di riposo dei residenti, qualora il valore di inquinamento acustico fosse oltre la soglia consentita, sia del pubblico esercizio. Infatti, nel caso in cui un cittadino residente “troppo sensibile” protestasse per l’eccessivo rumore di un locale provvisto di viac, questo documento dimostrerebbe che il gestore è ingiustamente perseguitato. Siamo comunque aperti a proposte e suggerimenti sia da parte degli esercenti sia dei residenti». 

Alcune modifiche riguardano inoltre anche la diffusione di musica all’interno dei locali. Fino ad oggi era permessa fino all’una di notte senza distinzioni. Con le nuove regole, invece, è consentita fino alle 3 nelle zone non residenziali, mentre per i luoghi con residenze questo limite è fissato alle 23, mediante compilazione della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà e all’una, previa presentazione della Valutazione previsionale di impatto acustico. 

Ultima modifica all’impianto dei «Criteri di programmazione dei pubblici esercizi», l’introduzione della possibilità di pubblicizzare la diffusione di musica, prima vietata sia fuori sia dentro il locale. La nuova norma tiene quindi in considerazione il fatto che le regole sull’«allietamento» per le manifestazioni estemporanee possono essere diverse e «particolari» proprio in funzione del carattere assolutamente occasionale di questi eventi, mentre l’allietamento generato dalle attività permanenti deve avere una regolazione più generale, volta a tutelare con efficacia le aree residenziali. 

La nuova norma, inserita nella revisione generale dei Criteri di programmazione dei pubblici esercizi, dovrà essere votata dal Consiglio comunale prima di divenire efficace.