Università di Udine: gli studenti e la presa in giro dello scudo fiscale


Scriviamo in relazione alla seduta del consiglio d’amministrazione dell’Università di Udine che ha posto in approvazione il bilancio finanziario preventivo dell’Ateneo per l’anno 2010. Un argomento di interesse nazionale che torna – ancora una volta – a essere d’attualità in quanto potrebbe avere dirette conseguenze sulla spesa di esercizio nel corso del prossimo anno: l’eventuale integrazione dell’Ffo con denaro proveniente dal cosiddetto “scudo fiscale” . Autorevoli opinioni di speranzosa attesa rivolte al provvedimento del Governo volto a favorire il rimpatrio o la regolarizzazione delle attività finanziarie e patrimoniali illegalmente detenute all’estero sono state riportate anche sui quotidiani locali e noi, alcuni rappresentanti degli studenti, desideriamo a nostra volta esprimere la nostra posizione. Chi scrive si sente preso in giro per l’ennesima volta dal Governo nazionale, che prima dimostra il suo disprezzo nei confronti dell’istruzione universitaria e della ricerca assegnando loro una delle più basse percentuali del Pil rispetto alla media europea e tagliando indiscriminatamente l’Ffo (fondo di finanziamento ordinario) agli Atenei (-9% per il 2010) – alla faccia della tanto sbandierata meritocrazia – salvo poi infondere nei loro amministratori delle instabili aspettative basate su possibili rientri di capitali “sporchi”. L’operazione di rimpatrio avviene, infatti, garantendo l’anonimato del rimpatriante e senza l’applicazione di accertamenti, pagando un’aliquota del 5% comprensiva di imposte, interessi e sanzioni; secondo gli ultimi dati diffusi pochi giorni fa questo si tradurrà, per l’erario, in un aumento del gettito di 6 miliardi a fronte di venti volte tanti che rientreranno nel circuito economico del nostro Paese, col rischio conclamato che siano utilizzati dalle organizzazioni criminali favorite dall’arrivo di denaro (ri-)pulito e dalla situazione di crisi in cui versano le imprese oneste: infatti le modalità di rientro facilitano il riciclaggio del denaro derivante da vari traffici illeciti, anche da parte di organizzazioni mafiose. In quanto studenti, facenti parte del 95% del capitale umano di quell’azienda pubblica che è la nostra Università, ma prima ancora come cittadini, non ci sentiamo assolutamente beneficiati dall’ennesimo provvedimento che fa maturare in noi ancora una volta la consapevolezza di non poter realizzare progetti concreti per il nostro futuro e sentiamo il diritto e il dovere di fornire la nostra opinione in merito: pensiamo che l’Ateneo, come rilevante attore delle dinamiche economiche regionali e per il centrale ruolo sociale che svolge nella nostra comunità, non dovrebbe essere complice di tali soggetti ponendosi come ultimo anello di questa catena economica non certo virtuosa. Il nostro auspicio rimane quello di vedere una politica futura che creda seriamente nell’Università e nella ricerca e non che si ingegni, come gli ultimi Governi che si sono alternati alla guida del nostro Paese, in stratagemmi dell’ultima ora (siano essi tesoretti o scudi) per rifinanziare quello che non hanno dato o hanno voluto tagliare. Ben consci della situazione non certo facile che si prospetta per il bilancio del nostro Ateneo e volonterosi di dimostrare che il nostro pensiero non è mera utopia, bensì che è nostra costante volontà esercitare un ruolo attivo nelle importanti decisioni che l’Amministrazione si trova a dover compiere in questo difficile periodo, ci rendiamo sempre disponibili a collaborare nelle opportune sedi alla definizione di strategie di risparmio razionale.<br />
Massimo Ceccon
rappresentante degli studenti nel Senato accademico dell’Università di Udine
Riccardo Chiarotto
rappresentante del corso di laurea in Economia aziendale dell’Università di Udine
Michele Di Lorenzo
rappresentante degli studenti nel Senato accademico dell’Università di Udine
Enrico Furlan
rappresentante del corso di laurea in Ingegneria meccanica dell’Università di Udine
Silvia Gerola
rappresentante degli studenti nel Consiglio di amministrazione dell’Università di Udine
Maria Iorio
rappresentante del corso di laurea specialistica in Fisica computazionale dell’Università di Udine
Francesco Lusoli
rappresentante degli studenti nel Consiglio di amministrazione dell’Università di Udine
Giuseppe Mantoani
rappresentante degli studenti nel Consiglio degli studenti dell’Università di Udine
Matteo Segatto
vicepresidente del Consiglio degli studenti dell’Università di Udine e rappresentante degli studenti nel Consiglio di amministrazione dell’Erdisu di Udine
Federico Venturini
rappresentante degli studenti nel Consiglio degli studenti dell’Università di Udine