Università: Trieste spende più dell’ateneo di Udine

 Lanfrit dal Gazzettino di Udine
L’Università di Trieste spende di più dell’ateneo di Udine per consulenze e collaborazioni esterne. Lo certifica l’elenco relativo al primo semestre 2008 pubblicato sul sito del ministero della Funzione pubblica e innovazione.  A Trieste 260 i contratti attivati, per un importo previsto di 1 milione 572 mila 748 euro, di cui 706 mila 718 euro già pagati. Per Udine, le consulenze e collaborazioni attivate sono 434, per una spesa prevista di 1 milione 300 mila euro, di cui 600 mila erogati.
      Scorrendo i lunghi elenchi, numericamente la parte del leone la fanno gli affidamenti per attività di ricerca e di docenza con importi che, se fossero contributi, si riassumerebbero nella formula “a pioggia”.<br />
      A Udine fanno eccezione i quattro incarichi affidati allo Studio Catalano, per servizi di architettura ed ingegneria per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva (uno di questi riguarda anche il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e costruzione). Due hanno decorso dal 30 maggio ’08 e si concludono il 31 dicembre 2009, per un importo di 120.200 euro e 124 mila 781. Un terzo data 27 giugno 08 e si conclude a fine anno, con un importo previsto di 121.823 euro. Il quarto è attivo dall’aprile dello scorso anno e durerà fino al termine di questo, per una cifra di 175.392 euro. Complessivamente, la spesa prevista dall’ateneo per questi servizi è di 542 mila 202 euro, ma nei primi sei mesi del 2008 non è stato erogato un euro.
      Va ancora a servizi di architettura e ingegneria la prima cifra che si trova sotto i centomila euro, cioè 88.945, prevista per Vitruvio-Total Enterprise Engineering srl. Un accordo siglato a maggio che si concluderà a fine 2009 e per il quale nel primo semestre 2008 non stati staccati assegni.
      Dalle spese previste a quelle davvero sostenute, a guidare la classifica sono i 27 mila euro per Renato Zamburlini che, dal 28 febbraio a fine dicembre ha collaborato per il controllo della Zanzara Tigre. Seguono i 25 mila euro di Mauro Rainis che nello stesso periodo ha collaborato con la presidenza della Facoltà di ingegneria per la realizzazione di una interfaccia; i 14.583 (sui 35 mila previsti) di Salvatore Lavecchia per collaborazione didattica. In un tempo più breve, dal 1 febbraio al 15 marzo, Fulvio Mattioni ha incassato 12 mila euro per una ricerca sulla realtà sociale del Friuli Venezia Giulia. E poi giù, una marea di assegni tra i 92 euro (per una conferenza) e cifre che non raggiungono i 10 mila euro. Appena sotto si pone Orietta Lain per cinque mesi impegnata nella genotipizzazione di alcune collezioni di varietà di specie arboree da frutto e vite e Martina Fabris (8972) per analisi di linea cellulare ottenuta da paziente di Sindrome di Siogren.
      A Trieste gli importi previsti variano da 100 euro a 62.800. Una cifra, quest’ultima, messo in bilancio per Elisabetta Iengo per una ricerca in chimica supramolecolare che, cominciata a febbraio 2008, si concluderà a febbraio 2010 (erogati 12.560 euro). Seguono i 52 mila euro (erogati 8.640) per Elena Pittao che, da settembre 2007 a settembre 2010, lavora al progetto Keytolife. Due anni di consulenza non meglio precisata per 50 mila euro a Francesca Vita (erogati 6 mila). La consulenza non precisata di Alberto Ces vale 39.475 euro (12.500 pagati) e quella di Rodolfo Riccamboni per una sperimentazione legata alla geologia e alla paleontologia nelle scuole dell’obbligo si ferma a 33.913 euro per tre anni. Sopra i 20 mila euro (22.500) lo studio su basi molecolari della palatoschisi di Mariateresa Di Stazio (pagati 11.250).
      Chiudono la classifica i tutor, 100 euro previsti, 50,04 quelli spesi.