Veneto: apre il passante di Mestre (con disagi)

Sarà inaugurato ed entrerà in funzione il famoso, quasi “mitico” Passante di Mestre, 2.153 giorni dopo la firma del decreto di nomina del commissario per la realizzazione dell’opera  e 1.520 giorni dopo l’inizio dei lavori (l’11 dicembre 2004). Per il taglio del nastro è atteso il premier Silvio Berlusconi, ma l’occasione porterà a Bonisiolo, località tra Venezia e Treviso dove si terrà la cerimonia, molte altre autorità. Oltre al presidente del Veneto Giancarlo Galan e all’assessore regionale alla mobilità Renato Chisso sono annunciati il ministro dei trasporti Altero Matteoli e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Per il Friuli Venezia Giulia ci saranno il presidente Renzo Tondo e l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture Riccardo Riccardi, che tra l’altro sono anche commissario e vicecommissario per la terza corsia della A4, oltre al vertice di Autovie Venete, il presidente Giorgio Santuz, l’ad Pietro Del Fabro e il direttore Enrico Razzini. Alle 11.30 è previsto l’arrivo di Berlusconi con l’inizio delle cerimonie, alle 14, come accennato, il passaggio della prima vettura.<br />
L’opera. Costata circa 900 milioni la lunghezza complessiva del tracciato è di 32,3 chilometri con 8 tratti in galleria e la galleria più lunga è di 400 metri e quella più corta 60. Ci sono 4 viadotti per uno sviluppo complessivo di 1.515 metri, in corrispondenza dei caselli di Spinea e Preganziol, sulla ferrovia Mestre-Castelfranco e presso Salzano. Poi 14 attraversamenti fluviali con ponti a singola campata di luci tra 25 e 35 metri, 15 sovrappassi, 22 sottopassi.
La storia. Sono “solo” 32,3 chilometri d’asfalto, ma la loro realizzazione rappresenterà una svolta epocale nella viabilità autostradale. Il Passante di Mestre, infatti, collegherà direttamente i due tronconi della A4 attualmente divisi dalla tangenziale, un’arteria sulla quale transitano mediamente 150 mila veicoli al giorno, con punte di 170 mila, di cui il 30% è costituito da mezzi pesanti. Moltissimi automobilisti residenti nell’area metropolitana, inoltre, usa l’asse viario per spostarsi all’interno della città. Risultato? Il quasi collasso della tangenziale. Un collasso che l’apertura del Passante, un’autostrada a tre corsie più una corsia d’emergenza per senso di marcia, dovrebbe scongiurare.
Gli obiettivi. La sua realizzazione, infatti, porta al raggiungimento di tre obiettivi: la creazione di una viabilità autostradale alternativa alla tangenziale di Mestre; la separazione dei flussi di traffico di attraversamento da quelli afferenti il sistema urbano; il riordino del sistema autostradale e della viabilità ordinaria nell’area Padova-Treviso-Venezia.
Il percorso. La nuova tratta parte dal comune di Dolo e termina nel comune di Quarto d’Altino e collegherà il sistema autostradale della zona di Mestre tramite tre interconnessioni: con la A4 Milano-Venezia; con la A27 Mestre-Belluno e con la A4 Venezia-Trieste. Sei i caselli (tre vecchi e tre nuovi) operativi. Le tre vecchie barriere della A4 e della A27 saranno spostate nelle interconnessioni autostradali, in località Mirano, Mogliano Veneto e Quarto d’Altino, mentre i nuovi caselli intermedi saranno ubicati a Spinea, Martellago e Preganziol.
Gestione e tariffe. La gestione del Passante sarà curata dalla Cav (Concessioni Autostradali venete), una società mista Anas-Regione che prenderà in carico anche la Venezia-Padova. Per quanto riguarda le tariffe, sarà utilizzato l’isopedaggio, cioè la stessa tariffa per Passante e tangenziale (il pedaggio sarà, per le auto di 0,99 euro a chilometro, mentre per i mezzi pesanti di 1,15). La convenienza del Passante, rispetto alla tangenziale, sta nella sua efficienza, dato che ha tempi di percorrenza molto più bassi per la velocità più alta (130 chilometri l’ora, contro 80) e l’assenza di stazioni di pedaggio.
Problemi ancora aperti. Ci sono aspetti tecnici tuttora irrisolti e che potrebbero avere pesanti ricadute. Il più noto è l’imbuto che si creerà a Quarto d’Altino, dove il Passante si collega sulla Venezia-Trieste, tuttora a due corsie. A ciò si aggiungono parecchie altre questioni, dalla viabilità complementare alla mitigazione ambientale, ancora in buona parte non completamente definite e tantomeno finanziate, almeno a detta dei sindaci del territorio, fino all’uso e al futuro della tangenziale di Mestre che qualcuno vorrebbe interrare per cancellare la “ferita” urbanistica, anche se di fondi in proposito non se ne vedono.
Giovedì Galan ha annunciato: «Ho ricevuto una telefonata che attendevo da circa 4 anni. Precisamente alle ore 12.44 di oggi l’ingegner Silvano Vernizzi, Commissario per il Passante autostradale di Mestre, mi ha informato che i lavori dell’asse autostradale dello stesso Passante erano stati ultimati». Domani alle 14 il via alle auto

2 Risposte a “Veneto: apre il passante di Mestre (con disagi)”

  1. Bene, anzi male.

    Massimo sette anni e saremo nuovamente nella stessa situazione di oggi

    Più autostrade di asfalto costruiremo più camion ci si riverseranno dentro, occorre cambiare radicalmente la logistica del trasporto merci, guardare alla rotaia e alle autostrade di mare, seguire ciò che ci dice la comunità europea, cosciente che fin quando gli introiti di accise, bollo, fiat e corporazioni del cemento e dell’acciaio saranno alla portata del governo non cambierà mai nulla.

    Leggetevi questa interessante analisi fatta dal settimanale Carta.

    E buon viaggio

    LA CATTIVA STRADA

    http://www.peraltrestrade.it/download/La_Cattiva_Strada_CARTA_EstNord_12.2008.pdf

    pesa 5 Mb è in formato PDF _ tranquilli non contiene virus!

  2. ..MAGARI COMINCIARE A INSERIRE LE AREE VERDI VISTO ECONSIDERATO CHE LE BARRIERE INSERITE NON SERVONO A NULLA,ABITO A 100 METRI DAL PASSANTE E SEMBRA DI VIVERE DENTRO L’AUTOSTRADA … E’ UNA VERGOGNA NEL 2009 NON CI SONO TECNOLOGIE ADEGUATE PER IL RIDIMENSIONAMENTO DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO !!VERGOGNA.

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