di Silvano Bertossi
Secondo metodi artigianali si ottiene un prodotto con elevato valore nutritivo e un limitato contenuto di grassi. Digeribile e dal sapore delicatamente dolce si adatta bene a ogni dieta tutti i giorni dell'anno. E' sempre freschissima: dalla produzione al consumo possono passare al massimo sette giorni. Questa la carta d'identità della Ricotta friulana alla quale, ogni anno, viene dedicata una vera e propria festa, meglio definirla un incontro tecnico con assaggi, che quest'anno ha coinvolto 11 caseifici che fanno capo all'Aprolaca, Associazione produttori lattiero-caseari del Friuli Venezia Giulia, e che producono quasi 500 chili di ricotta al giorno. Alla presentazione e alla successiva premiazione Enzo Bernardel, presidente di Aprolaca ha voluto precisare che la ricotta friulana ha conquistato il marchio di qualità "Aqua", Agricoltura, qualità e ambiente, istituito con legge regionale 21/2002, al fine di prevedere il rispetto di un disciplinare tecnico di produzione al quale gli allevatori e i produttori devono attenersi. Alla settima edizione regionale hanno partecipato le latterie di Venzone, Val Tagliamento di Enemonzo, Alto But di Sutrio, Sociali di Coderno, di Talmassons, di Lavariano, di Mortegliano, Caseificio cooperativo di Fontanafredda, Latterie di Palse di Porcia, Intercomunale di Tricesimo, Val Canale di Ugovizza. E' stata organizzata, con il coordinamento del professor Piasientier e della dottoressa Favotto della Facoltà di agraria dell'Università di Udine, una serata di degustazione con la partecipazione di casari, presidenti dei caseifici e giornalisti enogastronomici . Sono risultate vincenti le ricotte delle Latterie di Venzone e di Palse per la pianura, per la montagna la Cooperativa Val Canale di Ugovizza.