Gemona: Ormai vicina la firma sul contratto di Pistorius che lo legherà quale testimonial alla città


di Maura Delle Case

 
L'ufficialità non c'è ancora, ma l'ora di allenamento al campo di atletica e la stretta di mano con cui si è congedato dal vicesindaco di Gemona sono l'inequivocabile promessa che la sua firma, in calce al contratto di collaborazione con il Comune di Gemona, arriverà. E presto. Oscar Pistorius è stato in città lo scorso week-end, per verificarne, dopo il sopralluogo del suo manager, le strutture sportive e per visitare il territorio. E' arrivato in sordina e in sordina se n'è andato, dopo due giorni trascorsi come un ragazzo qualunque. Salvo per l'ora di allenamento – quella sì da campione -, che si è concesso sabato mattina al polisportivo, l'atleta sudafricano ha trascorso questo suo breve soggiorno in Friuli alla scoperta di Gemona e della Carnia, dove il vicesindaco Roberto Revelant, suo Cicerone per 48 ore, lo ha portato fin sullo Zoncolan per assistere all'arrivo del Giro d'Italia  Pistorius ha promosso a pieni voti tutte le strutture sportive, dalla piscina alla palestra, passando ovviamente per il polisportivo e per il tunnel della velocità che sarà utilizzato dall'atleta in caso di maltempo. «Proprio in queste settimane – annuncia il vicesindaco – lo stiamo sistemando e nel giro di qualche giorno provvederemo a ripavimentarlo ex novo». In definitiva, il 24enne Pistorius ha approvato il futuro set dei suoi allenamenti. «Ha apprezzato che tutto sia a portata di mano, vicino e tranquillo». Con mare e montagna a un passo, che nel breve periodo della sua visita è riuscito a visitare: a Lignano, città d'adozione di Asafa Powell&Co, è stato domenica mattina, sullo Zoncolan è invece salito sabato pomeriggio, in tempo per veder tagliare il traguardo alla maglia rosa Alberto Contador. Un grande campione sì, ma anche l'uomo che ha "bocciato" il Crostis. «Saperlo ed essere lì assieme ad Oscar, a un atleta che ogni giorno sfida se stesso e i propri limiti, mi è sembrato davvero paradossale», racconta Revelant. E il project manager della città dello sport, nonché patron delle tappe friulane de Giro, Enzo Cainero, rincara: «Pistorius il Crostis l'avrebbe fatto. Sono contento sia stato entusiasta e che abbia apprezzato la corsa a maggior ragione perché è un ragazzo che sa cosa vuol dire lottare contro il male e le difficoltà». Ma che sa anche vivere normalmente e strappare la regola. Specie a tavola. Sul Tamai il 24enne si è concesso un viaggio nei sapori locali, con polenta, formaggio e salsiccia. «Una volta alla settimana – ha detto soddisfatto – si può fare».