di Alessandro Cesare. Foto udine20.
Messe da parte le polemiche per l’ok al progetto Pramollo, la Carnia si riscopre ombelico del ciclismo grazie allo Zoncolan. Mancano ancora 8 mesi all’arrivo del Giro d’Italia in Friuli, ma il conto alla rovescia è già iniziato. L’obiettivo è riuscire a ottenere dalla tappa sullo Zoncolan quella visibilità capace di far vivere di rendita turistica la Carnia per i prossimi decenni. Molto è stato fatto, ma manca ancora un passo, forse quello decisivo, come ci tengono a mettere in evidenza gli amministratori locali: «Ospitare la tappa che deciderà il Giro è un risultato eccezionale – afferma Sandro De Infanti, vicesindaco di Ravascletto – che entrerà nella storia del Friuli. Ora dovremo essere bravi a sfruttare ancora meglio l’immagine dello Zoncolan e il passaggio della Caravana Rosa». L’idea è quella di dare modo ai ciclisti che affrontano “il mostro” di portarsi a casa un ricordo della loro impresa: che sia un gadget o una foto sulla cima dello Zoncolan poco importa. Ciò che conta è riuscire a far partire un’azione di merchandising forte e concreta. «È la nostra scommessa – aggiunge Romeo Rovis, primo cittadino di Ovaro – dobbiamo riuscire a creare qualcosa di duraturo che si abbini all’immagine e al nome dello Zoncolan. Per questo siamo felicissimi del ritorno del Giro d’Italia sulle nostre strade e siamo già al lavoro per garantire un’accoglienza adeguata e uno spettacolo indimenticabile a tutti gli amanti del ciclismo». Oltre ai Comuni del comprensorio dello Zoncolan (Ovaro, Sutrio, Ravascletto, Comeglians e Lauco), nel 2014 la Corsa Rosa scalerà anche Sella Razzo, in territorio di Sauris: «Per la prima volta il Giro arriverà nel nostro Comune grazie al regalo che Enzo Cainero ha voluto fare a tutta la montagna – chiarisce il sindaco Stefano Lucchini -. Ci prepareremo al meglio per far risaltare la bellezza della nostra valle». Un po’ di amaro in bocca però in qualche sindaco è rimasto. Flavio De Antoni, ad esempio, rimpiange l’ennesima bocciatura del Crostis: «Peccato, ma siamo consci che senza asfaltare la Panoramica delle Vette il Giro non tornerà sul Crostis. L’importante però è che vada avanti il progetto di rilancio della Carnia attraverso il ciclismo con il sostegno di amministratori, attività economiche e cittadini».