Zuglio: capodanno alternativo con la marcia della pace


Si rinnova anche quest’anno, nella notte di San Silvestro, la cerimonia della marcia della pace, che si svolge oramai da 30 anni, alla Pieve di San Pietro di Zuglio. L’aspettativa è di superare il risultato dello scorso anno, un record a detta degli organizzatori, come partecipazione di gente e fedeli, giunti da ogni parte della nostra regione e anche dalla vicina Carinzia in Austria.
L’appuntamento è fissato per le 20.30 nel piazzale del museo, in paese. Da qui il corteo,a piedi si snoderà sino alla Pieve, accompagnati dalla flebile luce delle lanterne e delle torce, dove è prevista la presenza dell’arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo che a mezzanotte officierà assieme a don Giordano Cracina e a don Pietro il rito religioso della messa. La serata si inserisce nel contesto della 42esima giornata mondiale della pace “Combattere la povertà, costruire la pace”.<br />
Una festa di popolo promossa dalla fondazione “La Polse” di Zuglio e dal Centro “E. Balducci” di Zugliano è organizzata con la collaborazione della parrocchia di Zuglio, del Gruppo Ana di Zuglio, del Comune di Zuglio, da enti e volontari. La cerimonia dopo il saluto di accoglienza di don Giordano Cracina, responsabile de “La Polse”, vedrà don Luca Anzilutti, parroco di Torviscosa a guidare il cammino di pace che prevede tre soste di riflessione e di preghiera.
Dopo la lettura in friulano di alcuni passaggi della lettera del papa la famiglia Grosso della Comunità Emet, Luisa Pontelli di Casa Betania e don Pierluigi Di Piazza del Centro Balducci comunicheranno la loro riflessione sulle diverse situazioni e dimensioni della povertà materiale, etica e spirituale. All’arrivo nella Pieve di San Pietro l’arcivescovo di Udine monsignor Pietro Brollo guiderà la celebrazione dell’Eucaristia. L’incontro si concluderà con un momento di semplice e festosa convivialità con concerto di campane, canti, scambio di auguri.

3 Risposte a “Zuglio: capodanno alternativo con la marcia della pace”

  1. Bello , peccato non poterci essere .

    Auguri a tutti i Cjargnei.

  2. Aggiornamento 02/01/2009

    Il freddo non ferma la marcia della pace. Un migliaio di persone ha preso parte alla tradizionale manifestazione nella notte di San Silvestro per festeggiare con l’arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, il nuovo anno trattando il tema della pace. Una tradizione che si ripete da 30 anni e che raccoglie sempre più consensi.

    Le basse temperature hanno fatto desistere qualcuno dal salire dal parcheggio di Zuglio sino alla Pieve di San Pietro: un forte vento da est ha spirato sino a tardi creando problemi alle torce utilizzate per rischiarare il cammino. In monti hanno anticipato al salita al colle, ben prima delle 20, gli altri hanno dovuto parcheggiare su tutte le vie del paese.

    Durante la salita don Luca Anzilutti, parroco di Torviscosa, che guidava il cammino di pace, assieme a don Pierluigi Di Piazza, hanno intrattenuto i fedeli nelle tre soste previste, trattando temi di fede e di attualità. L’attualità della Carnia è stato il tema trattato nella chiesa dall’arcivescovo Brollo: un discorso pratico e concreto, che ha visto effettuare un’analisi sullo spopolamento della montagna, non solo carnica, ma di tutta la regione spaziando sui valori morali che le famiglie dovrebbero trasmettere ai figli, sempre più restii a sposarsi in giovane età.

    Colpa anche il senso di insicurezza dato dall’attuale situazione finanziaria ed economica che il mondo occidentale in particolare sta vivendo, i cui riflessi negativi, in campo di occupazione, si potrebbero sentire drasticamente nel prossimo futuro anche nella nostra montagna.

    La funzione religiosa, dopo il saluto di accoglienza di don Giordano Cracina, responsabile de “La Polse”, si è protratta, coofficiata dal vescovo e dai vari sacerdoti intervenuti, sin oltre la mezzanotte. Un prologo, in lingua friulana, di alcuni passaggi della lettera del papa Benedetto XVI, ha visto la famiglia Grosso della Comunità Emet, Luisa Pontelli di Casa Betania e don Pierluigi Di Piazza del Centro Balducci comunicare le loro riflessioni sulle diverse situazioni e dimensioni della povertà materiale, etica e spirituale.

    Alla fine della cerimonia è stato dato spazio agli auguri: la gente che aveva riempito la chiesetta di san Pietro e l’antistante sagrato per ascoltare le parole del vescovo di Udine, accompagnati dal suono delle campane a festa, si è trasferita alla Polse di Zuglio per un momento conviviale a base di vin brulè e panettone.

    Don Piero Degani, parroco di Zuglio, ha accolto favorevolmente l’invito dell’arcivescovo Brollo rivolto ai parroci della Carnia, di raccogliere, entro i primi tre mesi di questo nuovo anno, le istanze delle varie comunità della montagna: le parrocchie raccoglieranno i problemi delle loro singole comunità, che saranno poi presentate alla curia arcivescovile per un prossimo convegno generale dove si dibatterà sul dove va a finire la montagna.

    Un invito quindi è stato avanzato a quanti volessero visitare anche in occasioni non ufficiali, il piccolo gioiello rappresentato dalla Pieve di San Pietro, che ha visto recentemente recuperate, rifatte in copia tratte da fotografie originali, le 32 pregevoli statue rubate nel 1981, ma che necessità di ulteriori lavori di manutenzione, anche sui recuperi effettuati nel primo periodo post terremoto del 1976.

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