Cercivento: «I fusilâz sono nostri ragazzi»

di Luciano Santin, disegno di Giovanni Carnier detto Anzil.

«Quei quattro ragazzi sono dei nostri, vanno ricordati». Luca Boschetti, sindaco di Cercivento, spiega le ragioni della breve cerimonia che ha promosso, assieme al primo cittadino di Ravascletto, Ermes De Crignis, per onorare la memoria dei fusilâz, in occasione del giorno dei morti. Ad accompagnarli, Giulio Magrini, ex consigliere regionale, tra i promotori della raccolta di firme per la riabilitazione morale di Coradazzi, Massaro, Matiz e Ortis. Oltre alla fascia tricolore, Boschetti ha voluto calcarsi in testa il cappello con la penna nera. «Perché il mio gesto non intende essere contro nessuno», spiega. «Gli alpini hanno sempre avuto, accanto a un forte senso del Paese e del dovere, anche uno spirito solidaristico secondo a nessuno. Credo che quella pietas per la quale si sono sempre distinti, in tutte le operazioni di soccorso e aiuto concreto, debba manifestarsi anche in merito ai quattro passati per le armi a Cercivento. Ragazzi che non furono traditori, disertori o codardi. E che rimangono alpini, con il diritto ad essere commemorati». La speranza è che l’Associazione nazionale alpini abbia un ripensamento rispetto alla posizione severa assunta anni fa, quando, vicino al cimitero del paese, venne posto un cippo con i nomi dei caduti. «L’esecuzione delle quattro penne nere è parte in un meccanismo di logica spietata che spesso privilegiò l’efficacia dell’ammonimento alla vera giustizia. Non a caso altri paesi hanno già proceduto a rendere onore ai “fucilati per l’esempio”», dice, dal canto suo, De Crignis. «I ragazzi del “Monte Arvenis”, che conoscevano bene i luoghi, al contrario dei superiori, ebbero la colpa di insistere perché l’azione venisse condotta non in maniera scriteriata e suicida, ma con efficacia. Bastò questo a far passare per le armi alcuni di loro, sostanzialmente scelti a caso, perché da un attento esame degli atti si capisce che Coradazzi, Massaro, Matiz e Ortis, non ebbero responsabilità particolari». Anche da Forni di Sopra, arriva l’annuncio di un gesto in memoria dei fucilati. Ricordandoli il 2 novembre, il sindaco Lino Anziutti ha annunciato che, sul muro della scuola primaria, verrà murata una lapide che ricorderà il compaesano Giovan Battista Coradazzi.