Ovaro: l’eredità di Rovis, ecco l’arco dello Zoncolan

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di Antonio Simeoli.

Inutile dirlo, quell’arco l’ha fatto trepidare. E parecchio. Perchè il sogno di realizzare un’opera, omaggio del paese carnico alla montagna che l’ha reso celebre nel mondo grazie al ciclismo e alle imprese nelle tappe del Giro d’Italia, si stava infrangendo contro la diffidenza della sua gente. Troppo ambizioso quel progetto, parola che di questi tempi rischia di fare i conti con dispendioso, viste le difficoltà di più di qualche famiglia di questi tempi ad arrivare alla fine del mese. E allora l’arco dello Zoncolan, con tanto di percorso soppraelevato capace di superare la strada che da lì s’inerpica verso Liariis e il “mostro” collegando il Municipio alla piazza retrostante, dopo il confronto con la gente, è diventato un’opera più snella. Sessanta mila euro il costo, all’interno dei 470 mila euro di fondi Ue spesi per la riqualificazione della piazza dietro al municipio, dove un tempo c’era la stazione dei treni. Ora Rovis sì che è soddisfatto. «Sento che la gente comincia ad apprezzare l’arco, che lo vede esattamente come lo vedo io: un omaggio alla montagna che ci ha cambiato la storia, che può rappresentare il futuro. E pure al Giro d’Italia, grazie al quale Ovaro è conosciuto ormai in tutto il mondo». E non solo, l’opera in legno lamellare, che di notte s’illumina con il tricolore e alla base ospita pure una fontana, vuol essere pure un “ponte” verso il Crostis, gemello dello Zoncolan e con il “mostro” cardine dello sviluppo turistico ed economico della valle. «Un ponte verso il Crostis – spiega Rovis – e quindi verso Comeglians con il quale vogliamo rafforzare i rapporti anche in vista di un’aggregazione ormai fondamentale per poter guardare con fiducia al futuro». Rovis non si ricandiderà, lascia il testimone a Mara Beorchia («è la continuità perfetta» dice), tende una mano all’opposizione e annuncia: l’arco dello Zoncolan sarà inaugurato lunedì 24 marzo alle 12.30 dal ct della nazionale di ciclismo, Davide Cassani. Un’ora e mezza prima, in Comune, Ovaro consegnerà la cittadinza onoraria a Enzo Cainero, l’”inventore” del Kais