Acqua: dalla Regione FVG una norma blocca-prezzi

Dopo le polemiche per lo più carniche su "CarniaAcque" di questi giorni, il problema dell’entrata invigore le nuove tariffe ora coinvolge tutta la regione; tant’è vero che nella norma Omnibus la Regione tenta di ridurle, con un  rischio ricorsi molto alto.

Cerno dal MV di oggi
Dopo luce, gas, carburanti e assicurazioni dal primo gennaio arriva la stangata sull’acqua, con aumenti fino al 50% sulle bollette, che pesano oggi in media sui 120 euro a cittadino. La Regione, però, non si arrende e inserisce nella legge Omnibus una norma blocca-prezzi. Con il rischio di ricorsi alla Consulta.
La norma, inserita all’articolo 19 della cosiddetta legge Omnibus, il provvedimento che andrà al voto entro un mese e che prevede interventi in vari campi, chiudendo l’era delle leggi di settore, introduce la possibilità per i gestori di derogare – nella regione autonoma – alla legge Galli, non applicando gli aumenti introdotti dall’ex ministro Antonio Di Pietro. Una norma a rischio, secondo i legulei, di ricorso alla Corte costituzionale.<br />
Per rendere possibile la deroga, la Regione ha deciso di anticipare il piano d’ambito (che prevede investimenti di circa 800 milioni in trent’anni) inserendo nella norma in discussione i primi 50 milioni, da spendere in tre anni. Un piano-stralcio che consente, secondo il Pdl, alla Regione di legiferare anche in materia di tariffe, mantenendo l’incremento previsto dalla legge nazionale, ma cancellando lo scalino che porta a una stangata tutta nelle prime bollette e preferendo la strada dell’incremento in più rate.
La battaglia dell’acqua, quindi, non spaventa il relatore di maggioranza Alessandro Colautti (in foto): «Affronteremo eventuali ricorsi – dice – perché la nostra norma non mette in discussione il principio, ma solo la modalità».
Ai prossimi aumenti, che scatteranno dal 2008, si devono aggiungere i 44 euro in più che i friulani stanno già pagando: secondo il consuntivo 2007 fatto dai consumatori, 20 euro in più per l’acqua (+8%) e 24 euro in più per la nettezza urbana (+11%).
Per l’acqua, denunciano le associzioni dei consumatori, bisogna comunque ricordare che le tariffe sono molto diverse sul territorio regionale: la bolletta più cara è attualmente a Trieste, mentre Pordenone è il capoluogo regionale dove il costo è più basso secondo l’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. Gorizia al secondo posto, Udine al terzo.
Nel capoluogo regionale l’acqua costa 236 euro annui (127 di acquedotto, 27 di fognatura, 73 di depurazione più 9 euro di quota fissa) contro i 173 di Gorizia, i 132 di Udine e i 131 di Pordenone. L’aumento percentuale più consistente si è verificato a Gorizia (il costo è passato dai 164 euro del 2006 ai 173 del 2007 con un aumento del 5%) seguita da Trieste (+4%). A Pordenone e Udine non ci sono stati aumenti nel 2007 rispetto all’anno prima.