Andrea Valcic: Quando Cipputi sventola l’aquila di Bertrando

Nessuno può ignorare che dal punto di vista coreografico, la manifestazione sindacale di venerdì scorso a Udine, ha denotato una novità: la presenza delle bandiere friulane, accanto a quelle delle organizzazioni dei lavoratori. Portate da singole persone, spesso da gruppi di fabbrica , specie quelli che intendevano sottolineare come, con delocalizzazioni e licenziamenti, fosse ormai a rischio il Friuli stesso.
      Si è evidenziato, nella cronaca del corteo, come soprattutto la Cisl, abbia legato alle lunghe aste delle sue insegne, in maniera molto stretta, il suo simbolo a quello dell’aquila. Il riferimento alla società friulana e ai suoi valori, lavoro in testa, all’orgoglio dei padri per ritrovarne uno nuovo in un momento difficile come questo, sono stati alcuni passaggi significativi degli interventi sul palco di Ceschia e Muradore. Più freddina la Cgil a questo approccio, per formazione ideologica dei suoi quadri, per ritardo politico o forse per avversione alla tematica autonomista.
      Ma anche loro, prima o poi, finiranno per accorgersi, che quel termine "territorio", super usato in ogni occasione e analisi, qui si chiama Friuli.