Associazione per Eluana: Borasio presiede il Comitato scientifico


Sara' il professor Gian Domenico Borasio, direttore del Centro interdisciplinare di medicina palliativa dell'Universita' di Monaco di Baviera, a presiedere il Comitato scientifico dell'Associazione ''per Eluana'', destinata a dare continuita' all'impegno di Beppino Englaro per la liberta' di autodeterminazione nel fine vita. A confermarlo e' stato oggi l'avv. Massimiliano Campeis di Udine. ''Il Comitato scientifico – ha precisato Campeis, interpellato dall'ANSA – sara' il 'cuore' della nuova Associazione, che trae origine dall'omonimo organismo costituito prima del ricovero di Eluana a Udine tra il medico Amato De Monte e gli infermieri che hanno prestato servizio come volontari. Quella Associazione sara' in pratica rifondata su una base di soci che vogliamo tendenzialmente illimitata''

2 Risposte a “Associazione per Eluana: Borasio presiede il Comitato scientifico”

  1. Aggiornamento del 17/03/2009

    Nessuna legge può imporre una terapia forzata come idratazione e alimentazione. Lo ha detto Beppino Englaro, il papà di Eluana – la donna morta il 9 febbraio scorso a Udine dopo 17 anni di stato vegetativo persistente – alla vigilia della presentazione del comitato che porta proprio il suo nome e che avverrà stamane, alle 11.30, al Senato. Papà Beppino, intervistato ieri dal Tg1, è tornato quindi sulla vicenda personale: «Sono momenti tremendi e credo che nessun essere umano è preparato a un evento del genere. Sono veramente momenti forti, molto molto forti». «Eluana – ha proseguito il padre – ha sempre detto che la morte faceva parte della vita, quindi una volta rispettate le indicazioni di Eluana il dolore rientrava in una dimensione umana. Prima per noi era semplicemente disumano». E a chi lo ha accusato di essere un «assassino» ha risposto: «Aver contro il mondo intero è una cosa, l’importante – ha detto – è non aver contro se stessi». «Ho un ottimo rapporto umano con suor Rosangela – ha quindi detto Beppino Englaro, rispondendo a una domanda sulle suore dell’Istituto di Lecco che per tanti anni hanno accudito la sua Eluana – fatto di simpatici battibecchi. Ma veramente ci siamo capiti sempre molto bene».

    Per quanto riguarda, poi, il testamento biologico Englaro ha ribadito che il punto principale è «la libertà di dire sì o no a qualsiasi tipo di terapia e di cura. Dal momento che le comunità scientifiche si sono espresse a riguardo e l’alimentazione e l’idratazione forzata sono una terapia, non credo – ha detto – che nessuna legge possa impormi una terapia del genere». E sull’epilogo della vicenda personale: «Finalmente sono a posto con la mia coscienza».

    Intanto, come si diceva, oggi sarà presentato al Senato il comitato scientifico dell’Associazione “Per Eluana”. Sarà il professor Gian Domenico Borasio, direttore del Centro interdisciplinare di medicina palliativa dell’Università di Monaco di Baviera, a presiedere il comitato scientifico del sodalizio destinato a dare continuità all’impegno di Beppino Englaro per la libertà di autodeterminazione nel fine vita. Oltre a Borasio, fanno già parte del Comitato scientifico (che peraltro potrà essere ancora ampliato) i due medici che sono stati vicini a Eluana: Defanti e De Monte. Nella sala Nassiriya parleranno il presidente dell’Associazione, Beppino Englaro e, per gli aspetti scientifici, il presidente del Comitato Borasio. All’incontro interverrà, in qualità di osservatore e di medico, il senatore Ignazio Marino (Pd). «Beppino – ricorda il senatore friulano Ferruccio Saro (Pdl) – ha trovato nel Friuli la terra che l’ha riaccolto, insieme alla figlia. Al di là delle divisioni politiche, il Friuli ha capito la lotta di Beppino. L’opinione pubblica, in maggioranza, era schierata e resta schierata con Beppino la cui storia potrebbe cambiare profondamente l’Italia, anche sul versante del testamento biologico».

  2. Attualmente l’associazione ha un sito internet o qualche altro recapito? è possibile diventare soci? in attesa di una risposta, grazie!

    silvia

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